#UNIVERSUS: cosa accade durante la nascita di un dipinto

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#universus è nato, sta crescendo, e se da una parte ogni giorno acquisisce una forma fisica più concreta, dall’altra sta nel contempo dando vita a una presenza più sottile, sospesa e inafferrabile.

I luoghi raccontati non hanno un posto definito sulla tela, non sono tasselli di ricordi che vanno a unirsi ad altri al confine ma sono sparsi ovunque, un po’ come se fossero gocce di pioggia scese sì dalla medesima nuvola (una singola storia) ma che una volta giunte al suolo (il dipinto) si incontrano con quelle provenienti da altre nubi creando fin da subito interessanti flussi, improvvise pozzanghere e laghi spontanei.

E così accade che mentre riporto il ritmo dei tornanti di una strada questi diventino la silhouette di una duna del deserto, la cui forma accoglie il tramonto dal cui calore si può sentire il vociare delle persone intente a star bene allo Stallazzo, posto sulle rive del fiume Adda le quali sostengono i salti di un ragazzo in Cile impegnato a rincorrere uccellini in un bosco di eucalipti, la cui direzione porterà in una Normandia conservata per anni nel ricordo della follia, liberata ora dalla saggezza della fatica dei passi di montagna, la stessa su cui si sale da 66 anni percorrendo una scala che porta al piano superiore di una mano, quella necessaria a un corpo per afferrare la vita desiderata, nutrita da quel fiume che essa stessa è, fra le cui anse ci si può tuffare anche d’inverno per dimenticare tutto e diventare viscere, viscere che piovono su uno stretto contenente l’abisso di una malattia, dal cui squarcio si intravvedono panchine divenute ora isole delle Hawaii, toccate dalla foglia di un albero romano che non c’è più, come sparito è il ciliegio che fu anche se esiste ancora, e così via…

Ogni volta che aggiungo le forme e i colori suggeriti da una storia questi vanno a confrontarsi con ciò che è già stato steso in precedenza, generando nuovi racconti e nuove possibili esperienze, le quali mi accompagnano divenendo bussola creativa. E così accade che quando riprendo le testimonianze per definirle meglio, le forme e i colori con cui le trasformo sanno già dove andare a posizionarsi; un po’ come se a un certo punto della pioggia ogni singola goccia sapesse già dove cadere per dare vita a mari inviolati dei quali, in quanto tali, non esiste ancora alcuna mappa se non forse quella che li ha generati: #universus.

Partecipa anche tu alla creazione di un dipinto/mappa testimone dei luoghi raccontati dalla gente. Tutte le info le trovi cliccando qui.

#UNIVERSUS: un dipinto geografico nato dai vostri luoghi

CALL TO ACTION CONCLUSA IL 30 MARZO 2019!

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Oggi inizio un nuovo progetto artistico in cui, come sempre, avrò bisogno di voi. Questa volta vorrei creare un dipinto geografico, una mappa composta da testimonianze legate a dei luoghi.

Potrebbe ed esempio essere il racconto del vostro paese, o di una strada, di una bottega, o di un bosco, del un muretto su cui vi incontravate con gli amici, di un panorama visto da un determinato luogo, un parco giochi, un lungomare o una finestra, e poco importa se saranno ricordi o posti legati al presente.

Li trasporterò su tela man mano che mi giungeranno e vi aggiornerò, in modo che possiate decidere di raccontare un elemento secondo voi mancante, come se dopo tanti monti, colline e montagne vi venisse voglia di inserirci il mare, il vostro mare, raccontandomelo, oppure come se dopo tante case dell’infanzia, attuali, vicine o lontane sentiste la necessità di inserirci una piazza, la vostra piazza, quella che avete nel cuore.

Questo progetto durerà un mese e lo presenterò a un concorso assieme al materiale che mi invierete. Da parte mia pubblicherò giornalmente pensieri, scritti e progressi su Facebook, Instagram e LinkedIn, in modo che anche l’atto creativo possa diventare egli stesso un luogo, un cantiere in cui dar vita a un territorio composto dal vostro/nostro mondo interiore.

Per partecipare alla creazione della mappa è sufficiente inviare un messaggio vocale (scelta preferita, essendo il progetto basato sulla tradizione orale) via Whatsapp, per mail o su messenger, oppure potete pubblicare la testimonianza sui vostri profili o nelle vostre stories ricordandovi di taggarmi (altrimenti non vi vedo), oppure ancora sarà possibile farlo attraverso degli scritti inseriti come commenti, inviati come messaggi privati o per mail. 

La tela che vorrei realizzare sarà dim. cm 270x180; per riempirla mi servirà molta partecipazione, spirito di condivisione, un po’ di aiuto nella divulgazione ma, soprattutto, tanta voglia di dare vita a un territorio immaginario nato dall’incontro fra persone: un nuovo #universus, dove l’uno (uni) sarà rivolto (versus) us (noi).

Grazie per percorrere ancora una volta assieme un tratto di strada creativa.

Un caro saluto

Giada

Call to action CONCLUSA: il dipinto tramandato

I #ritrattinarrativi sono dipinti nati dalle persone. Tramite delle call to action lanciate sui social network raccolgo testimonianze generate da un elemento comune, che a volte può essere una domanda altre invece la visione di un immagine, come lo sarà questa volta. Terminato l’appello unisco quanto ricevuto in un file sonoro dal cui continuo ascolto mi lascio ispirare per la creazione di un nuovo lavoro, il quale risulterà tramandato tramite l’esperienza vissuta da ogni individuo.

Per partecipare è sufficiente inviare un messaggio vocale al numero +41793136659 raccontandomi qualche cosa di vostro apparso in seguito alla visione del dipinto sottostante. Può essere un ricordo, una sensazione, una parola, una storia o un’immagine, come potete esprimervi in forma libera, poetica, cantata o come preferite, purché vi appartenga.

Alcuni esempi di trasmissione orale pittorica sono disponibili sul sito, dove si possono vedere le immagini dei dipinti e ascoltare i racconti che li hanno generati di #NOI, #INCONTRO, #ROSSO, #VENUS ed #EREMITA, mentre qui potete approfondire il concetto.

Ed ora ecco l’immagine del quadro oggetto di questa call, dalle cui impressioni ricevute ne nascerà un altro, grazie a voi o meglio: tramite voi.

#MONDO:

Acrilico su tela dim. cm 150x120

Acrilico su tela dim. cm 150x120

DETTAGLI:

La call to action terminerà una volta raggiunto un numero sufficiente di registrazioni, comunicazione che darò sia sul sito che sui profili social.

Vi ringrazio già sin d’ora per quanto riuscirete a fare.

Un caro saluto

Giada

INFO PRATICHE:

Per una migliore qualità audio chiedo per cortesia di effettuare la registrazione in un luogo silenzioso, senza musiche di sottofondo e se siete in automobile con i finestrini chiusi. I messaggi vocali possono essere inviati registrando direttamente dall’applicazione di Whatsapp oppure come file allegati inviati sia per sms che Whatsapp. Per favore non lasciate i messaggi nella segreteria telefonica, la scarsa qualità audio della casella vocale non mi permette di poterli utilizzarli.

Se desideri partecipare al progetto #ritrattinarrativi e ricevere direttamente sul tuo cellulare le call to action, vai qui.

I #ritrattinarrativi: denunciare attraverso l'enunciazione

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Ieri sono andata a vedere uno spettacolo teatrale in cui sono uscita carica di vergogna, di senso di colpa verso ciò che l’essere umano è in grado di fare non solo attraverso l’atto concreto ma, soprattutto, attraverso l’indifferenza, atteggiamento solitamente sempre ben tollerato sia da se stessi che dagli altri adducendo a responsabilità altrui ed io, facendo parte di questa razza, quella umana intendo, mi son sentita chiamata in causa. Un’altra volta. Già, perché in questi giorni c’è un altro pensiero su cui mi sto interrogando molto, ed è quanto io con il mio lavoro riesca effettivamente a denunciare le brutture del mondo, compito cui l’arte dovrebbe adempiere.

Perché faccio quel che faccio? Perché:
Credo nella bellezza intesa come percorso, nel cammino che comporta accoglierla, provarla e generarla.
Credo nell’atto, nel fare, nel gesto che segue al pensiero, anche in piccole cose. 
Credo nel potere della condivisione, dell'incontro, della possibilità di dar vita a qualche cosa di nuovo nato dall’unione di due (o più) entità.
Credo nella contemplazione, nell’osservazione pura, nello sguardo libero da giudizio e volere.
Credo nell’unicità di ogni identità, condizione in cui ogni diversità è contemplata in quanto conseguenza di se stessa.
Credo nel valore dell’esperienza su cui si sviluppa l’esistenza, condizione che include cultura, educazione, vissuti, incontri, saperi, confronto e tutti ciò che definisce la propria personale storia.

È da tutto ciò che ho sviluppato il mio concetto artistico dei #ritrattinarrativi. Le tematiche lanciate nelle call to action hanno lo scopo di stimolare la contemplazione, di riconoscere per riconoscersi, di fare, di condividere, di attingere al proprio vissuto, di avvicinarsi alla propria verità attraverso un’esperienza di bellezza comune, il tutto proprio laddove oggi imperversa un altro tipo di realtà: i social network.

I dipinti che scaturiscono dall’ascolto di quanto ricevo sono quindi denunce sporte attraverso l'enunciazione di persone unite non solo dai valori sopra indicati ma, soprattutto, dalla volontà di fare resistenza attraverso l'esistenza. 

È vero, forse non è granché come gesto, non avrà un impatto immediato ed evidente se non essere addirittura inutile, ma reputo che dire io ci sono è un marcare presenza, ed essere presenti oggi vuol dire non fare più finta di nulla, è un uscire di casa, un mettersi per strada e diventare spettatori attivi di ciò che sta accadendo, è un far capire che qualsiasi cosa accada sarà vista. 

Si dice che si può cambiare solo ciò che si vede. Bene, quindi osserviamola questa realtà, guardiamola dritta negli occhi, solidi in noi stessi, in modo da capire cosa sia necessario fare affinché, ognuno coi propri mezzi e possibilità, possa decidere di agire; perché c'è un'altra cosa in cui credo fermamente: le persone o meglio: le Persone, e sono ancora tante, per fortuna.

[Nella fotografia il dipinto #VENUS, la rivisitazione de La nascita di Venere di Botticelli, simbolo di bellezza e verità. Acrilico su tela, dim. cm 500x100]

Diamo vita a un corpo pittorico, raccontandolo

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L’identità; è questo il territorio che esploro nei miei dipinti, lasciando a voi la possibilità di indicarmi la via. I messaggi vocali che ricevo hanno il potere di suggerirmi la fisionomia del nuovo paesaggio umano che viene rappresentato su tela, in cui l’osservatore finale può infine perdersi e/o ritrovarsi ascoltando le voci narranti che l’hanno generato.

Ora vorrei affrontare un nuovo quadro quindi ho bisogno di voi, della vostra sensibilità, esperienza, storia ma, soprattutto, della vostra voglia di dire ci sono, esisto, e sono così: eccomi! Anche perché condividendo una parte di voi permetterete a quella cosa magnifica che si chiama incontro di accadere, in cui l’inaspettato può manifestarsi.

Per partecipare al progetto è sufficiente inviare un messaggio vocale registrato via Whatsapp al numero +41793136659, raccontando nella forma che preferite un pensiero inerente la tematica “io, corpo”.

Già, il corpo. Quel magnifico/maledetto strumento, volume, materia, guscio o involucro dalle molteplici proporzioni, tonalità e armonie; composto da carne, ossa, sangue, organi, pelle, mani, braccia, membri, fluidi, lingua e sudore; a volte gabbia altre realizzatore di cose, azione pratica, movimento o blocco; per alcuni amico, complice, presenza da accudire o nemico da annientare; testimone di ferite oppure ancora dimora del tempo; dispensatore di piacere, dolore, tensione e adrenalina; patria dei cinque sensi con un suo personale odore, sapore, morbidezza, suono e forma: mai identico, mai scontato, a volte esibito, altre taciuto.

E molto altro ancora. Potete raccontarmi qualsiasi cosa, come il rapporto che avete con lui o con quello degli altri, fargli un omaggio, passare a una descrizione, dar voce a una sensazione o un ricordo, fargli un discorso o invece dar voce a lui, scrivergli una lettera o anche solo un breve commento, magari inviargli un’accusa oppure un’ode, abbracciarlo con speranza o soffermarsi su un’immagine; è indifferente, sentitevi davvero liberi di raccontare la tematica “io, corpo” come meglio credete.

Dall’ascolto dei messaggi ricevuti mi lascerò ispirare per la creazione di un nuovo dipinto, simbolo pittorico di un corpo immenso in cui l’anima sarà l’incontro delle vostre, in cui l'anima sarete voi.

GRAZIE per qualsiasi contributo riuscirete a fare, compresa la divulgazione del messaggio.

Informazioni pratiche: per cortesia registrate il messaggio in un luogo silenzioso, senza sottofondi musicali e, se siete in automobile, con i finestrini chiusi e che il dispositivo mani libere sia vicino alla vostra bocca. Potete registrare direttamente il messaggio nell’applicazione Whatsapp cliccando sull’icona a forma di microfono oppure salvarlo su un’altra applicazione e inviarlo in seguito come allegato. Non lasciate il messaggio registrato sulla mia segreteria telefonica in quanto la qualità audio è talmente pessima che purtroppo non mi permetterà di utilizzarlo. 

Scusate la pedanteria, ma in questo progetto non c’è nulla che mi dispiace di più di non poter usare una testimonianza a causa della scarsa qualità audio.

Condividi la tua unicità, fallo per #NOI

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La condivisione è un atto di coraggio e generosità che va assolutamente accolto con riguardo, come si fa coi regali graditi e inaspettati. Esporsi in prima persona significa marcare presenza nella vita mettendo sul tavolo la possibilità che il funzionamento del proprio piccolo universo possa cambiare: una volta apparsi al proprio vedere non sarà più possibile far finta di niente, occorrerà esistere.

È questo che chiedo alle persone che vogliono partecipare la progetto artistico #NOI, "semplicemente" di esserci inviando un messaggio vocale registrato via Whatsapp al numero +41793136659 con la risposta alla domanda “Come vedi te stesso?” (da registrare per cortesia senza musiche di sottofondo e in un luogo silenzioso).

Dall'ascolto delle testimonianze ricevute mi lascerò ispirare per la creazione del dipinto #NOI2, il quale in seguito sarà possibile visionare ascoltando le voci che l'hanno generato.

Condividendo la tua unicità permetterai a chiunque vi entrerà in contatto di comprendere la propria, da cui potrà nascere un incontro basato sul rispetto e l'accettazione. Vedersi è un cammino che si decide di lasciare aperto, è un percorso lastricato dal possibile, è un rinnovarsi nel continuo ritrovo con l'altro e, di conseguenza, con se stessi.

La vera arte sono i #NOI composti da tanti tu: aiutami per cortesia a realizzarla, e a realizzarci.

Grazie per qualsiasi tuo atto in favore di #NOI2, che sia anche solo la divulgazione del post :-)

Scopri di più sul progetto. http://www.giada.ch/ritratto-noi/
 

Raccontati: diventa parte del dipinto #NOI2

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Ogni essere è unico nella misura in cui lo sono anche tutti gli altri, e l'unicità stessa di un individuo può affermarsi solo di fronte ad altre e in virtù di esse.

In pratica io posso essere una persona straordinaria solo se anche tu, straordinario quanto me, sei presente, perché è nel confronto e nell'accettazione dell'individualità che la stessa può manifestarsi.

È questo il concetto che si cela dietro #NOI, l'insieme di dipinti che nascerannodall'ascolto delle testimonianze di coloro che decideranno di partecipare a un atto di condivisione artistica, in cui chiunque può entrare a far parte inviando un messaggio vocale via Whatsapp al numero +41793136659 con la risposta alla domanda: “Come vedi te stesso?” (da registrare per cortesia senza musiche di sottofondo e in un luogo silenzioso).

Compito dell'arte è denunciare le apparenze.

Aiutatemi a dimostrare che un noi assoluto, in cui ognuno sia libero di essere ciò che semplicemente è senza subire critica o discriminazione alcuna, esiste ancora e continuerà ad esserlo finché ci saranno persone come voi, che non temono i #NOI.

Riconosciamoci nell'osservazione pura.

Il mondo è quello che siamo, diamo la possibilità a questo #NOI di manifestarsi affinché lo possa dipingere, lasciando poi al vento dell'arte il compito di portare il messaggio lontano, vicino ad altre unicità.

Scopri di più sul progetto #NOI.

Call to action per il dipinto #NOI2

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#NOI è un valore, un’esperienza, un atto oggi più che mai dovuto e necessario
#NOI è il gesto di chi accoglie e rispetta l’unicità 
#NOI è la voglia di esserci, per dimostrarlo
#NOI è un incontro fra tanti se stessi
#NOI è un atto di fiducia attraverso la condivisione
#NOI è un progetto artistico che pone le persone alla base del processo creativo
#NOI sono dipinti creati ascoltando messaggi vocali inviati da chiunque, da ogni dove
#NOI vuole diventare un’esposizione in cui si possano ascoltare e osservare straordinarie eccezionalità
#NOI nasce dalla gente, per la gente, diventando arte
#NOI non ha confini, pregiudizi, limiti
#NOI rappresenta semplicemente ciò a cui apparteniamo: l’intera umanità. 

Per partecipare alla creazione del nuovo dipinto #NOI2 invia un messaggio vocale via Whatsapp al numero +41793136659 con la risposta alla domanda “come vedi te stesso?”

Guarda e ascolta #NOI1, il quadro attualmente esposto presso la Galleria Spazio 1b di Lugano fino al 15 ottobre 2018. http://www.giada.ch/ritratto-noi/

Grazie per l’eventuale partecipazione, condivisione e divulgazione del progetto, perché più siamo, più #siAMOnoi.

#callart #ritrattinarrativi #calltoaction #artlife #arte

 

Quando nasce un #NOI, il noi vive

#NOI1 è stato completato, staccato, accarezzato, coccolato e intelaiato. Ora svetta davanti alla postazione computer, posizione da cui mi tiene compagnia. Come compagnia me l'hanno fatta le 37 persone che hanno risposto alla chiamata "come vedi te stesso?" da cui è nato questo dipinto, a cui rivolgo il mio più sentito GRAZIE! Grazie per la fiducia ma soprattutto GRAZIE per il modo in cui vi siete visti: ognuno meraviglioso nella sua straordinaria unicità. 

A breve mostrerò il lavoro completo di testimonianze, mentre durante il corso dell'anno lancerò nuove chiamate con il medesimo tema, affinché possano nascere altri NOI; se per caso volete già annunciarvi, trovate tutte le info cliccando qui.

Ed ora il video dello smontaggio tela, l'inizio di un nuovo viaggio, di un nuovo racconto, di nuovi incontri.

Call to action: cerco “te stesso” per un dipinto

Lo Spazio 1b di Lugano, in collaborazione con Pride Lugano 2018, ha recentemente indetto un concorso artistico a cui vorrei partecipare presentando un’opera.

Sono un’artista il cui metodo d’approccio consiste nel tramutare testimonianze audio in dipinti-metafora, da risottoporre in seguito al racconto altrui per poter creare una nuova tela e così via, in una sorta di trasmissione orale pittorica. Sono i miei Ritratti Narrativi.

Qui potete trovare un esempio, dove dalle evocazioni di Incontro #0 è nato Incontro #1, di cui ho già raccolto nuove testimonianze per creare Incontro #2; oppure cliccando qui potete ascoltare ciò che sta aleggiando in questo periodo in atelier, mentre sono al lavoro per creare quanto scaturito da Rosso #0.

Tornando al concorso sopraccitato, vorrei creare un quadro partendo da quanto mi verrà raccontato da voi. Mi piacerebbe poter ricevere un vostro pensiero, esperienza, emozione, ricordo o altro relativo a voi, inerente la riflessione su In che modo vediamo noi stessi?

I file audio ricevuti verranno montati e messi in poadcast, ascoltabili da chiunque. Le testimonianze saranno anonime, selezionate e tagliate a mia discrezione (senza comunque cambiarne il senso).

I messaggi vocali sono da inviare entro il 21 gennaio, via Whatsapp al numero +41 79 313 66 59, oppure per mail a info@giada.ch oppure ancora via Messanger a @GiadaBianchiArt. 

Qualche esempio? Ecco le risposte che mi hanno dato i ragazzi de L'incontro di Poschiavo.

Del perché raccolgo testimonianze audio o se volete approfondire il progetto trovate tutto qui, mentre per qualsiasi ulteriore informazione vi dovesse necessitare, non esitate a scrivermi.

Grazie per voi stessi, affinché possa dipingere un noi.

Per cortesia registrate i vostri pensieri in un luogo silenzioso. Inviando il racconto acconsentirete Giada Bianchi a farne l’uso artistico preferito. Il vostro contatto non verrà mai ceduto a terzi. Qualora non dovessi essere scelta per l’esposizione presso lo Spazio 1b, l’opera verrà in qualsiasi caso esposta, pubblicata e divulgata attraverso i canali social.

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Video da Incontro #0 a #1 - Clip 1

I vissuti che mi sono stati trasmessi e riportati in questa clip parlano di "quanto il mare sia femmina, sensuale, materno, e si fermerebbe accanto a me, e guarderebbe la bellezza dei nostri corpi fluttuare, iridescenti e bellissimi", di "una lucciola vibrante, un'agata preziosa, una coccinella beneaugurante; una promessa d'amore".

E ancora di "ninfee, fiori di loto, riflessi colorati, Arlecchino d'autunno". Poi di "mille colori, disegni, forme e cascate" e, infine, di "tavole, comò, credenze; tutto è ornato e ricorda agli astanti il passaggio di millenarie culture. Che la vita è ornamento, e l'ornamento un delitto".

Scopri di più sul progetto.

Da una a quattro, e le testimonianze si internazionalizzano

I Ritratti Narrativi viaggiano più veloce di me, o almeno del mio apprendimento della lingua del posto (e ci vuol poco, a dir la verità). E così, fra un accusativo e un genitivo, si è reso necessario aprire una sezione dedicata ai germanofoni. Adesso il concetto, la modalità di partecipazione e la biografia si possono trovare anche in tedesco mentre, per le testimonianze vocali, ho preferito optare per la formula dei fantastici 4.

Le registrazioni si possono infatti ora trovare anche in un mix di tedesco, francese, inglese e italiano. Le traduzioni sono state possibili grazie alla generosità di alcune persone che, penna e microfono alla mano, hanno trasformato alcuni vissuti per cercare di farli arrivare ancora più lontano.

Di questo gesto sarò sempre eternamente grata, come ho nel cuore tutti coloro che mi stanno aiutando a divulgare il progetto; dalla mia strabiliante tecnica del suono, all'interprete, a chi ha effettuato il trasporto quadri, alla professionalità di alcuni tecnici della fotografia e immagine, a chi mi scrive anche solo così, per ringraziarmi, a chi cerca di interpretare le mie desiderata espresse con quei quattro vocaboli che credo di conoscere,  a chi quando arrivo sorride (ride) sempre, a chi si prende il tempo per pensare e a chi invece sente l'entusiasmo salirgli nelle mani e, non da ultimo, a tutti coloro che con il loro donarsi permettono ai Ritratti Narrativi di manifestarsi: GRAZIE.

Detto questo se volete ascoltare la versione multilingue, eccola qua.

Inaugurazione mostra collettiva a Poschiavo

Ieri si è svolta l’inaugurazione della mostra collettiva presso la galleria PGI a Poschiavo dove sono esposti due #ritrattinarrativi: Incontro #0 e Incontro #1 (scopri di più qui).

Della serata posso dire che: ho conosciuto gente che sorride negli occhi, dato un volto alla mia interprete, ricevuto inviti, visto la fierezza dell’essere riusciti a catturare l’attimo, ascoltato parole nuove, apprezzato la freschezza dello scatto altrui, un “ma tu ce la fai?” e un “ma lei sa per caso chi sia l’artista dei quadri giganti?”, sentito il nome di chi non c’è più ed è stato un po’ come saperlo lì, scoperto una casa dipinta già raccontata e che bello quando "questo quadro è un respiro". Poi ho osservato da lontano opere che vanno viste da vicino, e viceversa, stretto molte mani di cui due in legno, riempito qualche bicchiere e assaggiato nemmeno un canapè, perché poi c’è stato da scappare ad ascoltare altre storie, altre vite.

Grazie a tutti!

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La mostra rimarrà aperta fino al 6 gennaio 2018.

Ciò che INCONTRO ha generato

Ascolta, racconta, trasmetti. In principio era solo un motto, poi ha presto forma attraverso metafore pittoriche individuali le quali, da ottobre, si sono aperte alla condivisione divenendo incontro. Non a caso il dipinto che ho inviato per primo si chiamava proprio così: Incontro.

Dalle testimonianze ricevute è nato Incontro #1, e si è quindi passati dal quadro generatore al generato. Ora lo stesso verrà nuovamente sottoposto a narrazioni personali evocate, da poter nuovamente ascoltare, lasciarmi toccare, trasformare su tela e infine, ancora una volta, trasmettere.

L'ho chiamata trasmissione orale pittorica, anche se ogni volta che mi pongo in ascolto di un pezzo d'esistenza mi sembra di riuscire a scorgerli davvero, gli occhi del vento, che si vede e si sente non attraverso la forma ma grazie a ciò che riesce ad attraversare.

Di seguito i due dipinti, con le tracce audio da cui è nato Incontro #1. Scopri di più sul progetto.


INCONTRO #0

INCONTRO #0. Acrilico su tela dim. cm 200x150

INCONTRO #0. Acrilico su tela dim. cm 200x150

INCONTRO #1

INCONTRO #1: Acrilico su tela dim. cm 200x150

INCONTRO #1: Acrilico su tela dim. cm 200x150

Dipinto attualmente in fase di ricezione testimonianze.

Se desideri inviarmi la tua, leggi qui.

I Ritratti Narrativi in mostra a Poschiavo

I Ritratti Narrativi arrivano a Poschiavo. Dal 9 dicembre, per un mese circa, un quadro generatore e il suo nato saranno esposti alla Galleria PGI in una mostra collettiva con artisti della zona. Il file audio con le testimonianze da cui è scaturito l'insieme delle evocazioni sarà messo online, in modo che chiunque possa capire, ascoltare e lasciarsi ascoltare per infine trasmettere, e trasmettersi.

I due dipinti esposti saranno di dim. cm 200x150, di cui di uno potete vederne un dettaglio sullo sfondo della locandina ;-). Vi aspetto!

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I #RitrattiNarrativi sbarcano in Engadina: sprichst du Deutsch?

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Ebbene sì, il concetto sembra piacere non solo a me, che mi sto arricchendo di straordinarie condivisioni, ma anche a coloro che hanno deciso di esporre le mie opere in Engadina. Come sempre, per scaramanzia, attendo a indicarvi le location (in teoria dovrebbero essere tre), ma all’orizzonte sembra stagliarsi la possibilità di una personale. Considerato che il 70% delle persone che frequentano questi luoghi sono germanofone, vorrei preparare un file con alcuni racconti sia in tedesco che in altri idiomi, in modo da far comprendere quanto viene inserito in un dipinto.

Ed è qui che mi appello a voi: 

Sto cercando persone bilingue o con buona padronanza di tedesco, inglese o francese, sia uomini che donne, che abbiano voglia di partecipare al progetto.

Vi avviso che da parte mia il tedesco lo sto studiando ma lo capisco e parlo ancora maluccio, quindi mi servirebbero sempre le due versioni: una in italiano e l'altra nella lingua da voi scelta.

Gli interessati possono scrivermi a info@giada.ch.

Per saperne di più sui Ritratti Narrativi vi invito a dare un’occhiata al blog dedicato, dove troverete tutte le informazioni e qualche esempio. In due parole comunque si tratta di un concetto di trasmissione orale pittorica, dove ricordi e vissuti stimolati dalla visione di un dipinto (già metafora di una testimonianza impressa) vengono raccontati alla sottoscritta (tramite registrazioni audio), e dalla cui interazione nasce un nuovo dipinto, e così via, all’infinito.

Descrizione concetto in tedesco:

Erzählte Porträts: Giada Bianchi verwandelt Realitäten, Emotionen, Gefühle und Orte in Formen und abstrakte Farben wo das Endresultat  eine Metapher der wiedergegebenen Aussage wird. Der Sinn dieser Umwandlung ist es, dem Empfänger die eigene Geschichte zu übermitteln oder zu stimulieren; eine eigene Erzählung.

In einer Epoche wo viel kommuniziert, aber wenig übermittelt wird, ist die orale Uebermittlung  fast eine Pionierarbeit. Umgeben von Nachrichten,  Informationen, Werbebotschaften, Unterhaltungssendungen und von sterilen persönlichen Darstellungen, kann die verbale Trasmission dazu verhelfen den nötigen Ausweg zu kreieren um den Kontakt und den menschlichen Dialog wieder herzustellen.

Horchend vor einem narrativen Kunstobjekt zu sein, erlaubt es, dass die Aufzeichnungen einer menschlichen Geschichte mit etwas in Verbindung bringt, das man persönlich  erlebt hat. Uebertragung bedeutet, dem Nächsten die eigenen Werte zu übergeben, Modelle und Erlebtes; ein gesamtes Kulturerbe, das, falls gewünscht, durch die Zeit nur wachsen und  sich vermehren kann.

Ringrazio già sin d'ora quanti si annunceranno, ed evviva l'unione di vissuti!

Dalle voci alla tela #workinprogress

Orami lo sapete, il mio progetto #ritrattinarrativi consiste nel sottoporre a persone che si sono spontaneamente offerte un’immagine, le quali mi inviano poi ciò che quest’ultima ha suscitato in loro. È che quando mandi un tuo dipinto e ascolti ciò che ti torna insomma, è tanta roba. Una testimonianza più intensa dell’altra; una trasmissione di vissuti che davvero mi impressiona. E così ho iniziato una tela per non perdere nulla di ciò che stanno evocando in me queste storie, mentre sullo sfondo scorrono voci, mentre sullo sfondo scorrono vite. Grazie!

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