Questo istante ha un po' quel sapore qui: di quelle cose intense che finiscono, di quelle che magari c'è disordine e non sono propriamente linde ma solo perché vissute, adoperate, date. Di quelle che è un po' come quando entri in una stanza dopo che qualcuno vi ha litigato solo che qui non ci ha litigato nessuno ma è un po' una cosa così: te la senti addosso, attorno.
Nei cliché forse ora salirebbe una folata di vento per sollevare le carte al suolo ma qui non c'è bisogno: si muove già tutto ed è un po' come disse quello là: il naufragar m'è dolce in questo mare... Comunque solo ora (giuro) vedo il nesso fra Leopardi... e il Pardo... come a dire che insomma: godo, in questo dare... #Locarno69
Il post di stasera lo scrivo ora, da qua, che non è il solito luogo in cui mi immergo a fine giornata ma il silenzio è lo stesso, giuro. Il mojito c'è e mi sta tenendo compagnia in questo attimo in cui spero non smetta di piovere; perché piove, e tanto. Peccato non riuscire a condividere ciò che scriverò fra poco, quando arrotolerò i pantaloni, toglierò le scarpe e a piedi nudi mi incamminerò verso casa. E non sarà perché non voglio, è che certe storie appaiono solo se le calpesti; si compongono quando le attraversi. Esistono per chi in quell'istante le percorre, o le scrive, o le vive, non so, certe cose non le so mai, ma va bene così, non importa... Ora vado, e buona notte
Ecco, son quelle foto che in mezzo ad altre ti chiamano, ma esattamente non è che pronuncino il tuo nome per la prima volta, semplicemente sono le uniche che mentre scorri l'album della giornata ti stanno ancora guardando dritto negli occhi: sono foto in attesa, interrotte. È come quando sei lì in mezzo ad altri in attesa del volto noto e scorgi un cavo, dei piedi e lo sfondo, e la composizione appare. È che poi entro nella bolla della meraviglia e starei lì ore a chiacchierare con l'armonia, a ridere e scherzare prendendoci pure un po' in giro, scambiandoci quelle confidenze che alla fine sanno sempre un po' di me, di te, e di tutti noi.
Ero indecisa se scrivere questo post in riva al lago o in terrazza, ma poi la voglia di un mojito ha vinto su tutto... che poi non era nemmeno quello, andava bene così, qui e basta. La tovaglia è in cotone giallo sbiadito, e laddove c'era una toppa vi hanno cucito sopra una farfalla; capite? Una farfalla rosa. Son quelle cose semplici attorno alle quali si racchiudono storie, come le mani di colei o colui che l'ha cucita... anzi no, che hanno cucito: sbirciando sugli altri tavoli ne scorgo altre, apparentemente ferme. Nel frattempo la padrona del locale bagna i fiori, un pipistrello attraversa il cono di luce di un lampione, un tedesco canticchia e dietro me sento pronunciare la parola "privacy"; incredibile quante cose possano accadere mentre alcune cose si sciolgono, compreso il ghiaccio nel bicchiere...