Ecco, son quelle foto che in mezzo ad altre ti chiamano, ma esattamente non è che pronuncino il tuo nome per la prima volta, semplicemente sono le uniche che mentre scorri l'album della giornata ti stanno ancora guardando dritto negli occhi: sono foto in attesa, interrotte. È come quando sei lì in mezzo ad altri in attesa del volto noto e scorgi un cavo, dei piedi e lo sfondo, e la composizione appare. È che poi entro nella bolla della meraviglia e starei lì ore a chiacchierare con l'armonia, a ridere e scherzare prendendoci pure un po' in giro, scambiandoci quelle confidenze che alla fine sanno sempre un po' di me, di te, e di tutti noi.