Schiena appoggiata a piastrelle di cemento ricoperte dal calore del giorno, quasi non lo volessero lasciare andare, e mani intrecciate dietro la nuca come si vedeva ai tempi, nei film. Un piede che accarezza il cane, l'altro che se allungo un po' forse davvero a quella nuvola arriva. E il perdersi a seguire il volo degli uccelli, spostare lo sguardo per creare composizioni nuove fra ombrellone/fili di ferro e cirrocumuli, chiudere un occhio poi l'altro, a ritmi diversi, solo per vedere l'effetto che fa. E il silenzio, che poi non è silenzio vero ma insomma: un qualche cosa che da lì parte, o arriva, non so. Dovrebbero dedicargli un canale alla TV a questa cosa qui... sì sì, un cielo così andrebbe trasmesso ovunque, sempre, gratis... #caneggiolife