Ieri mi sono posta in attenzione per creare il mio primo album dei ricordi per eventi. È strano come tutto cambia quando ti poni davanti a un qualche cosa “da normale” o in modalità “registrazione”. Forse è solo che nella seconda attitudine apri un po’ di più i sensi, la mente e il cuore. Trovare il giusto equilibrio fra queste tre bacchette magiche è un’impresa, infatti c’è stato un attimo in cui ho iniziato a prendere appunti in modo costante dimenticando di ascoltare in senso più ampio e lasciare che il flusso di parole arrivasse da sé. E poi è accaduto, come sempre, e come sempre rimarrà qualche cosa di ineffabile: visto, creato e lasciato andare. Appaiono immagini in sequenza, e via. Solitamente qualcuna torna, poche ma sufficienti; non so se le migliori o le più significative, semplicemente me le ritrovo lì, e questa volta le userò. Anche la partecipazione del pubblico è stata notevole: credo la voglia di esserci e di far parte di un ricordo abbia prevalso su timidezza o semplice pigrizia. Devo ancora leggere i loro commenti ma sono molti, e come ringraziamento a fine lavoro ne riceveranno una copia in formato elettronico, o a chi almeno ha lasciato il suo indirizzo mail. Oggi quindi sarà il giorno in cui inizierò a ricostruire quel momento attraverso ciò che mi è rimasto addosso, e chissà cosa ne salterà fuori. Sono curiosa. Mi lascerò stupire. Come sempre. Ed: evviva la vita.