Sono dell'idea che il senso di appartenenza e di comunanza al mondo, oggi un po’ sbiadito a causa di una disconnessione generale con l’ambiente, possa risiedere anche in una visione collettiva della realtà.
Ogni istante che viene colto è il risultato della relazione che in quel momento, quella persona, è riuscita a intrattenere con l’attorno. Accade quando ci si guarda e ci si vede: si appare davvero l’uno all’altra. La persona e la realtà fra loro, intendo.
E più quel riuscire a vedersi sarà collettivo, più il contesto di cui sentirsi parte potrà diventare ampio, sentito e comune. Con comune non intendo però una media del tutto, ma comprensiva di ogni singola visione.
È nella somma infatti in cui è possibile trovare il proprio posto. Perché la somma è un luogo. Questo è il motivo per cui a volte vi pongo delle domande: semplicemente per cercare di costruire quello spazio lì.
E se consideriamo che una visione onnicomprensiva appartiene necessariamente a tutti in quanto da tutti è composta, sarà poi più facile per ognuno di noi sentire di farne parte, dando vita alla comunanza.
Ecco, questa è una delle intenzioni che desidero realizzare in Dimensione Altrova. Grazie se vorrai farne parte, partecipando o anche solo osservando 😊🙏
Lieti momenti
Giada