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Album evento della serata del 28 settembre 2015

Il 28 settembre 2015 sono stata chiamata a immortalare un evento a Novazzano. La serata è iniziata con un ricco aperitivo a cui è seguita la proiezione del film "Un altro mondo" di Thomas Torelli e, in ultimo, un dibattito fra pubblico e il regista presente in sala.

Prima di iniziare ho comunicato ai presenti l'intenzione di creare un album dei ricordi, ho quindi chiesto di firmare un foglio e, qualora ne avessero avuto voglia o sentita la necessità, di lasciare un messaggio in un apposito contenitore. La partecipazione è stata ampia e ne approfitto per ringraziare coloro che mi hanno prestato fiducia, sperando di ripagarli in parte attraverso il lavoro svolto. 

Per la creazione dell'album mi sono ispirata a sensazioni e impressioni avute sul momento, in seguito liberamente elaborate e trasformate, integrando quanto lasciato scritto dal pubblico.

Questo lavoro fa parte di un progetto artistico personale più ampio. Ogni album che avrò modo di realizzare sarà un'istantanea del momento vissuto rivisto in chiave creativa per liberarlo dal contesto reale. Ciò permetterà sia ai presenti di ripercorrere il ricordo che a chiunque di poter sfogliare un istante diventato eterno, libero di vagare attraverso lo spazio e il tempo, come fosse una bolla di sapone.

Ma se di bolle di sapone vogliamo parlare, creiamone allora una miriade! Sempre nell'ottica di questo concetto a chiunque ne faccia richiesta scrivendomi verrà inviata gratuitamente per mail una copia dell'album in formato pdf, la quale potrà essere sfogliata o stampata ad uso esclusivamente personale. Mentre per coloro che desiderano sfogliare fisicamente l'album sono disponibili le copie in forma cartacea, stampate in una tipografia della regione (bolle a chilometro infinito ma stampa a chilometro zero ;-)). 

Gli album sono di formato dim. 18,6 x 18,6 cm, di 24 pagine più la copertina, su carta FSC, a Fr. 20.- più spese di spedizione.

Se desideri quindi partecipare a creare idealmente una pioggia di bolle di sapone scrivimi e fammi sapere se preferisci ricevere l'Album in formato elettronico oppure acquistare un pezzo da collezione in forma cartacea, ti darò le coordinate bancarie per il pagamento oppure ti invierò la polizza di versamento assieme all'album. 

Ma non è finita: il film Un altro mondo di Thomas Torelli è anche disponibile in DVD sul sito ufficiale unaltromondo.net, oppure presso Fabiana Lazzereschi a Chiasso

Dunque a presto, a ogni volta che ti verrà voglia di soffiare su quel ricordo :-)

Album Sagra della Castagna della Valle di Muggio

Il mio concetto artistico di interazione fra realtà e fantasia comprende anche i Progetti album. Questi desiderano essere un'istantanea del momento vissuto rivisto in chiave creativa per poterlo così estrapolare dal contesto reale. Ciò permetterà sia ai presenti di rivivere il ricordo che a chiunque di poter sfogliare un istante di vita diventato eterno, libero di vagare attraverso lo spazio e il tempo, come fosse una bolla di sapone.

In questo caso vi parlerò della Sagra della Castagna della Valle di Muggio a Castel San Pietro, evento a cui ho partecipato domenica 11 ottobre 2015.

Se poi desiderate ricevere una copia pdf dell'album dovete solo scrivermi, potrete così diventare proprietari di una bolla che tornerà a volteggiare per aria ogni volta che avrete voglia di sfogliarne il ricordo. 

Informazioni album cartaceo: dim. cm 18,6 x 18,6, 35 pagine a colori rilegate, stampato in una tipografia del Mendrisiotto.

Il Boléro di Oliviero

Oliviero si alzò come tutte le mattine di buon’ora. Si lavò con cura, fece una leggera colazione e indossò i vestiti da lavoro; il tutto si svolse in rigoroso silenzio e lasciando al neonato giorno il compito di rischiarare l’ambiente. Erano le sei e lui era pronto. Lo specchio appartenuto a sua nonna capeggiava sulla parete a lato della porta. Oliviero prima di uscire vi si fermò di fronte, si guardò a lungo negli occhi e poi più giù, dentro, per testare se ciò di cui necessitava era ancora al suo posto. C’era: uscì. Erano le sei e trenta di una mattinata fresca e serena, dove l’odore di terra del primo autunno si mescolava ai residui di un temporale notturno appena trascorso. Ai piedi dell’orizzonte il Mendrisiotto appena toccato dal sole prese posto e attese come sempre che lo spettacolo iniziasse. Oliviero pose uno guardo alla pianura e chinò leggermente il capo, in segno di saluto. Respirò. Si voltò e si diresse verso Casa Rosalba. Durante il tragitto notò che Arnoldo il fornaio, Fabiana e zia Colette erano già in posizione, mentre degli altri intuì la concentrata presenza. Il portone in legno della proprietà era aperto. Varcò la soglia e si posizionò al centro della corte; Carla la postina gli era accanto. Davanti a lui trovò Miguel, Ottavio, Annalisa e Sebastiano, la famiglia Valsangiacomo al completo, gli ultimi a intervenire. Si guardarono negli occhi: erano sintonizzati, si poteva partire. Le sei e quarantadue. Olivierò estrasse dalla giacca una bacchetta, alzò gli occhi al cielo e diede il via con un leggero movimento del braccio. Carla cominciò a battere sul tamburo “ta taratatatta ta, taratatatta ta, taratatatta ta”, lieve. A inizio paese Arnoldo posizionò il faluto fra le sue labbra e con una leggerezza degna del più soffice soufflè attaccò il pezzo: “fiiiiiiii fi fi fifififififfififiiiiiii fifififififififiiiiii fifififififififififiiiii fifififfififiiiii”. Dall’altra parte della via Costantino il fabbro attese la fine dell’esecuzione prima di iniziare a soffiare nel clarinetto; da Casa Rosalba nel frattempo proveniva costante il suono del tamburo di Carla. A quel punto da corte Soldini sopraggiunse un fagotto, a cui seguì il suono del clarinetto piccolo della Signora Katia, la padrona del B&B ParisCocò le plus chic du monde entier. Dalla piazza della Chiesa Costanzo diede vita al suo oboe d’amore, a cui seguirono Fabiana e zia Colette con tromba e flauto. E poi un sax tenore, un sax sopranino e soprano, poi celesta ottavini e corno, e poi ancora clarinetti oboi e trombone, chi da una corte, chi da una via o chi dalle vigne dietro casa. Oliviero dalla sua postazione continuava e dirigere il sopraggiungere di nuovi strumenti, fino a quando diede spazio ad archi e fiati posizionati proprio alle sue spalle. Mancava poco: diede l’ultimo ingresso alla famiglia Valsangiacomo. Miguel Ottavio Annalisa e Sabastiano si alzarono dalle sedie e archi e fiati già bollenti per l’attesa sbocciarono nel loro splendore. E “taaaaaa taratatatataratattata taratatatta ta” e ancora “taratatatattataaaa taratatattta taaaa”, Carla la postina continuava a battere sul tamburo con orgoglio e convinzione, mentre una lacrima sfuggita alla commozione le rigò il volto. Il suono emanato dagli strumenti sparsi per Besazio salì e si congiunse in un’apoteosi di scintille e magnificenza. Da Casa Rosalba giunse allora il segnale finale e un’esplosione di energia andò a sbattere sulle guance di coloro che ancora dormivano: smack! Erano le sette. E il paese si svegliò. 
Oliviero rimase ancora un attimo in silenzio. Attese che persino l’ultima scintilla si fosse spenta, si ricompose, mise la bacchetta nella giacca e si diresse al lavoro. Aprì il cancello dello stabile e si sedette accanto all’entrata, in attesa. “Taratatarataratattarata taratataratata, taratatarataratarata taratattatara”, i passettini allegri dei bambini cominciarono a tamburellare sull’asfalto, sempre più vicini, fino a quando il primo allievo gli passò accanto pronunciando educato “Buongiorno Signor Bidello”, a cui seguì il secondo, il terzo e così via, ognuno in tono diverso, ognuno con quel suono argenteo e pulito come solo le voci infantili sanno avere: musica per le orecchie di Oliviero, così che anche lui ebbe il suo Boléro.