Comunicazione di servizio: oggi è un giorno viola! Mi sono svegliata presto per studiare, ed eccola lì. Ho svolto un esame, e ancora. Ho fatto la spesa, pure in quell’occasione. Son tornata a casa e, guardando fuori dalla finestra, l’ho finalmente riconosciuta: quella sensazione che mi son ritrovata appiccicata addosso dall’alba null’altro è se non un colore: il viola!
Che significa? Roba di chakra, elevazioni spirituali, talari vescovili, superstizioni televisive alla Fabio Fazio, l’elemento fuoco, il maschile, zaffiri, ametiste, profumo di lavanda, # 8F00FF, 700 Terahertz o più semplicemente un mirtillo? No, nulla di tutto ciò: è un libro. Ma non un libro libro, un libro vita. Sono quei libri che prima o poi ritornano, di quelli che si aprono sempre su una pagina che parla di te, e di quello che stai passando. A leggerli così uno magari non ci fa caso, ma se li si sfoglia (anche se sarebbe più appropriato dire che li si consulta..) in determinati momenti, c’è da rimanerci secchi. Cioè: tu sei lì fra quelle pagine, riportato in nero su bianco, alzi gli occhi e vedi te che ti stai leggendo e insomma… è un po’ come accade a Bastiano ne La storia infinita, solo che qui da salvare non c’è Fantasia (o forse sì, o magari anche…).
La prima volta è caduto da solo dalla libreria in montagna proprio mentre passavo di lì e paff: è stato come uno schiaffo. La seconda una doccia fredda. La terza, un balsamo. La quarta, una conferma. E così via… finché ho cominciato a usarlo su commissione, cioè quando la giornata mi affida quel compito. Come oggi. Va bene, vediamo allora cosa mi si vuol dire: e appare “Sul San Gottardo”, dove Hermann Hesse racconta un’escursione sulla neve con relativa visione di un’aquila. Cosa accadrà? E trovo “Escursione nell’aria”, un viaggio a bordo di uno Zeppelin. Dunque la terra e il cielo, la leggerezza del volare, l’incontro, il coraggio, il viaggio e la visione del mondo da una prospettiva diversa: e ora ditemi voi… se non è proprio un giorno viola questo, io non so.