Pausa pranzo alla finestra

Una Signora indossa scarpe, pantaloni, giacca e borsa di colore verde, in diverse tonalità. In mano porta un sacchetto bianco e marrone: se avesse potuto non l'avrebbe scelto. Un uomo aspetta il bus. Ne percepisco la presenza attraverso il riflesso delle automobili che gli passano davanti. Sigaretta in bocca e mani in tasca: prima o poi le toglierà. Un'automobilista indossa una cuffia bianca malgrado il caldo e i finestrini chiusi. eunevneiB, itunevneB, emocleW. Un mammut rivolge le zanne a un alpinista, da mesi; credo a questo punto sia innocuo, l'animale. Una gru in lontananza si riattiva: nel cantiere la pausa pranzo è finita. Una borsa piena di girasoli passa in bicicletta e si incrocia con una moto decorata a motivi floreali. Garda Pesca, Sirmione. Una donna lato passeggero guarda in su; forse mi vede, la osservo. Un graffito sul tetto di un camion: opera negata agli spettatori che risiedono dal secondo piano in giù. Un'automobile rossa, una grigia, due bianche e una blu: pacco, lettera, nulla, pacco, lettera... Foglie di ginkgo biloba ovunque, al suolo. Onde nel cielo: qualcuno vi ha gettato un sasso. Una porta all'esterno si chiude, il panino è finito e vedo un'automobile verde mela, che rarità. Mentre mi alzo dalla sedia scorgo per l'ultima volta il riflesso dell'uomo fermo in attesa del bus. Ha una felpa grigia e freddo alle mani. La linea 513 è in ritardo, ma forse per l'uomo è meglio così.