Pensieri sparsi dopo 20 giorni di #OGGI, il progetto sulla quotidianità

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È vero, avrei dovuto presentarvi il secondo dipinto d’agosto #OGGI nato da 10 giorni raccontati da 20 di voi, solo che guardandolo mi rendo conto di non averlo ancora terminato; mi servono ancora un paio di giorni per poter continuare nell’ascolto pittorico delle vostre testimonianze. Ci tenevo però a condividere un paio di pensieri.

Il primo è una cosa immensa che mi arriva a cui non so ancora dare un nome e men che meno spiegare ma sento che sta prendendo forma, si sta solidificando in un nuovo percorso o meglio, in un ponte. Per adesso contemplo, accolgo e sfioro con gran curiosità.

Secondo pensiero. Fin dall’inizio del progetto ho notato come ogni racconto si sia incastrato all’altro con tale precisone da sembrare infine uno solo, dove la vastità del panorama è visibile solo se osservata dall’alto, tramite la sua profondità; credo la quotidianità si sviluppi su  assi che nulla hanno a che vedere con lo spazio e con il tempo ma su una sorta di asse umano.

In questi secondi 10 giorni si è parlato di attese, terrazze, fiori, orti, identità, finestre, ascelle e unghie dei piedi. Ma anche lavoro, incontri, colazioni, montagne, musica, mare, vasto mare ed esperienza mare. E poi la notte, i figli, parchi, partner, inizi e fiumi, fiumi bianchi anche se blu e fiumi sdraiati nel letto del tempo.

L’asse umano è composto da gesti comuni e visioni intrecciate. Ad esempio un cantiere è stato raccontato dall’interno da chi ci lavorava, dall’esterno tramite gli occhi di un bambino seduto dietro la bicicletta della mamma e dal corpo di chi ne ha percepito gli odori giunti al tavolo su cui stava consumando la colazione. È questa la dimensione umana di cui parlavo prima, è un’estensione che trascende il volume, il tempo e lo spazio. I tre racconti  inoltre provengono dal Brasile, dalla Svizzera e dall’Italia ma erano nel contempo ovunque e sempre, e come con il cantiere così è accaduto con ogni testimonianza: l’ho trovata una cosa straordinaria, enorme!

In pratica il progetto non si ferma, ogni giorno continuerò a raccogliere i racconti del terzo dipinto solo che li pubblicherò quando lo inizierò; presumo fra un due o tre giorni a dipendenza del tempo che altre faccende mi ruberanno.

Ed ora un micro appello: per terminare “in coppia” i racconti di agosto mi servono ancora tre uomini che vogliano raccontarmi tramite messaggio vocale il 29, o il 30 o il 31 agosto. Se siete interessati mandatemi un messaggio allo +41793136659 che vi darò tutte le informazioni necessarie.

Grazie per l’ascolto, e che quotidianità per tutti sia.