La visione collettiva della dignità

Ecco la definizione collettiva di accoglienza scaturita dalle voci di coloro che hanno condiviso una parte di sé affinché si potesse unire a quella d’altri e, da lì, generare un nuovo assieme.

Vocabolario collettivo della realtà - DIGNITÀ:

Dignità è portare il pane a casa senza chiedere carità, anche quando il frigorifero è vuoto. È guadagnarsi da vivere senza dover domandare nulla a nessuno, vestire un abito liso ma stirato con cura, lavorare ogni giorno senza farsene vanto, non farsi comprare da un contratto né piegare da chi pretende di possedere il tuo tempo o il tuo valore. È poter camminare a testa alta, guardarsi allo specchio e non abbassare lo sguardo, poter dire la verità anche quando costa e mantenere la propria posizione senza vendersi mai. Dignità è dire “no” al momento giusto, è rifiutare compromessi che tradiscono ciò che siamo, è sapere che non tutto ha un prezzo. È rimanere in piedi, anche quando la vita ti prende a pugni, è rialzarsi dopo la caduta e sapere che anche chiedere aiuto, a volte, è un atto di forza e non di vergogna. È scegliere il silenzio quando si viene calpestati, oppure avere il coraggio di parlare quando il rispetto è negato. È non essere zerbini di nessuno, ma anche non diventare padroni. È nutrire i propri valori giorno dopo giorno, difendere con coerenza la propria identità non per orgoglio, ma per amore. È amore per sé, per gli altri, per il creato, un equilibrio tra libertà e responsabilità, tra ascolto di sé e rispetto dell’altro. È non elemosinare attenzioni ma darsi valore. È poter guardare chiunque negli occhi e restare in pace. È non lasciarsi umiliare, ma nemmeno umiliare nessuno. Dignità è anche ciò che un figlio impara leggendo negli occhi dei propri genitori la fatica silenziosa che li tiene in piedi, è vivere con poco ma con integrità, è resistere quando il mondo ti dice che non vali, è restare sé stessi anche se non piaci più a chi ti ha cresciuto.  È non perdere mai la trasparenza dell’anima, non dimenticare la propria umanità, non denigrare il diverso da sé e riconoscere il limite senza rinunciare all’essenza. È, infine, sapere che non esiste una sola forma di dignità: può essere fede, una coscienza pulita, un’armatura per l’anima o una luce che brilla anche nel buio. Dignità è restare fedeli a sé stessi e, allo stesso tempo, aperti agli altri. Non è un punto d’arrivo, ma un modo di stare al mondo. È una forma di presenza. Una somma di differenze che, insieme, tengono dritta la schiena e aperto il cuore.

Lieti momenti
Giada

Il mio più sentito grazie va a Valerie, Bruno, Filippo, Mauro, Luca, Giovy, Riccardo, Daniele, Paola, Stefania, Venezia2360, Alida, Giovanna, Rosa, Giovanna, luomodeiduemondi, Elda, Carluccio, Stefania, Lorenzo, Stefano, Isabella, Lucia, Marco, Anna, SwieEltonJohn, Rosa, Alma, Carmela, Wanda, Nadia, Clara, Teresa, Catia, Marinella, Palmira, Gianna, Enzo, Giovanna, Antonia, Elena, Maria Palma, Mary, Bruno, Vincenzo, AdiRima, Idana, Palma, Adriana, Osanna, Mariagrazia, Alberto, Tuforesta, Grazia, Gianpiero, Monica, Alessandro, Assunta, Diego, Gualtiero, Patrizia, John, Patrizia, Lorenza, Antonella, Gina, Lella, Annamaria, Ralphsea, Lela, Angela, Gigi, Emma, Serena, Chiara, Rosa, Marco, Alba, Marco, Tanya, Caterina, Laura, Emanuela, Lucia, Anna, Venerio, Donatella, Anna, Pina, Fabio, Graziella, Rosa, Filippa, Lia, Giovanna, Aurora, Carlo, Maria, Sonia, Doriano, Vittoria, Fiorenzo, Giovanni, Anna, Giuseppe, Bernardetta, Giuliana, Ilario, Antonella, Donatella, Mary, Grant Paula, Federica, Sara, Carmela, Anna, Mauro, Veronica, Vittorina, Enzo, Anna, Mary, Gabriela e Emese ❤️🙏.


Le singole risposte integrali:

  • “L’onestà con sé stessi e il timone etico della legge morale. Che dovrebbe essere universale”. Valerie

  • “Poter guardare ogni persona diritto negli occhi e discutere con lei apertamente di qualsiasi argomento, in pace”. Bruno

  • “La dignità è rimanere fedeli a se stessi ed ai propri ideali. La dignità è anche avere l'umiltà di riconoscere i propri errori”. Filippo

  • “Non sentirsi costretto a nascondere nulla di quello che fai e che sei”. Mauro

  • “Dignità è coerenza consapevole o incoerenza riconosciuta”. Luca

  • “Si parla sempre di dignità quando sono gli altri a farci notare che succede qualcosa alla nostra dignità, cioè a noi. Nasciamo con un certo senso di dignità dentro di noi, magari che può cambiare nel tempo o cose del genere. Però, spesso e volentieri, ci accorgiamo che ci mancano di dignità quando è qualcosa di esterno che lo fa. Cioè è raro che un essere umano dica “Ah, io sono degno”. Eppure dovrebbe essere così. Quando pensa la parola dignità, la prima cosa che mi viene in mente è il mondo del lavoro. Il mondo del lavoro, soprattutto quando si è dei liberi professionisti, viene spesso intaccato dal punto di vista della dignità. E questo perché tante volte c'è chi pensa che tu sia al loro servizio e per questo possiede il tuo tempo, possiede il tuo modo di essere, possiede la tua disponibilità e quindi va a intaccare la tua dignità. In realtà non è così. Credo che sia fondamentale ragionare molto sul concetto di dignità, un po’ più dal punto di vista personale è un po’ meno rispetto a quello che ci fanno gli altri. Dovremmo notarla di più nelle cose che ci riguardano, in primis noi. E non notarla sempre e solo, esclusivamente,  quando sono gli altri a fare qualcosa di male verso la nostra dignità”. Giovy

  • “La dignità secondo me è prima di tutto rispetto verso il sé stessi e le proprie idee, e cercare di mantenerle sempre. Mantenere sempre le proprie idee, le proprie emozioni e soprattutto quello che c'è dentro di noi e si vuole comunicare agli altri”. Riccardo

  • “Per me la dignità dovrebbe essere: l’espressione ultima, libera e sincera del nostro Io più profondo ed incondizionato”. Daniele

  • “Ascoltare . Abbracciare. Semplicemente. Sentire. Il giusto. Anima. Guardandoti amore. Seguimi ovunque. Dove la luce manca. Un bagliore. Un sorriso. Accoglie. O dignità” Paola

  • “Io penso che la dignità sia l’avere rispetto per sé stessi e di riflesso verso gli altri”. Stefania

  • “Non commiserare nessuno perché ognuno ha un rapporto con Dio. Se puoi donare, devi! Ma astenerci dal commiserare è doveroso per non togliere la dignità”. Venezia2360

  • “La Dignità. La dignità non consiste nel possedere onori e danari ma nella coscienza di meritarli. Ad maiora semper”. Alida

  • “Fare il proprio dovere...e dire sempre la verità”. Giovanna

  • “Non fare mai...qualcosa che possa nuocere a sé stessi”. Rosa

  • “Rispettare se stessi è fondamentale delle proprie azioni”. Giovanna

  • “VIVERE IN PACE CON LA MIA FAMIGLIA DEDICARMI A LORO MIA FIGLIA E MIA MOGLIE SENZA CREARE PROBLEMI A NESSUNO IL DENARO QUANTO BASTA NIENTE LUSSI SALUTE E PROSPERITA' IL MONDO VA COME VA E NOI NON SIAMO NESSUNO PER FARLO GIRARE DIVERSAMENTE POSSIAMO SOLO ADATTARCI E ANDARE AVANTI CHI VANTA DI COPRIRE RUOLI INPORTANTI E DI POTER CANBIARE LE COSE E SOLO UN ILLUSIONISTA CHE VEDE LE COSE A MODO SUO E NON CAPISCE CHE LA GENTE DI QUESTO MONDO PENSA SOLO ED ESCLUSIVAMENTE AGLI AFFARI SUOI PER UN PO O CREDUTO DI POTERE CAMBIARE QUALCOSA CON IL MIO CORAGGIO IL MIO ALTRUISMO LA MIA VOLONTA' MA ALLA FINE MI SONO SOLO SEMPLICEMENTE FATTO DEL MALE MA ORA BASTA O UNA FAMIGLIA DA MANTENERE E O UN DOVERE DA COMPIERE CIOE' DARE UN FUTURO A MIA FIGLIA PER QUEL POCO CHE POSSO FARE NELLA MIA CONDIZIONE INTANDO AL MOMENTO LA STO FACENDO STUDIARE MALGRADO TUTTO E UNA RAGAZZINA ITELLIGENTE A CAPITO CHI SONO VERAMENTE I SUOI GENITORI PERSONE CHE LA AMANO E LOTTANO PER NON FARGLI MANCARE NIENTE DI CUI A BISOGNO CAPISCE CHE DIETRO QUELLO CHE FACCIAMO PER LEI CI SONO ENORMI SACRIFICI DA PARTE NOSTRA E VIVE NEL PIENO DELLE SUE RESPONSABILITA ED E UNA RAGAZZINA SENSIBILE E CONPRESIVA NON CHIEDE GRANDI COSE PER SE SI ACCONTENTA DI TUTTO QUELLO CHE GLI POSSIAMO OFFRIRE E NON CHIEDE VESTITI O COSE PREZZIOSE SA CHE LA VITA E COSTOSA MA AL SUO TEMPO E MERAVIGLIOSA DA VIVERE . ED INOLTRE SA ED E CONSAPEVOLE CHE LA VITA E FATTA DI ESPERIENZE BELLE E BRUTTE MA CHE A SUA VOLTA INSEGNANO A STARE IN PIEDI ED ANDARE AVANTI“ L’uomo dei due mondi

  • “La dignità è come la Fede, è un dono❤️”. Elda

  • “La dignità è l’amore per se stessi”. Carluccio

  • “L’amore per sé stessi, per l'Altro, per gli animali, per tutto il creato”. Stefania

  • “Fare il politico con etica e dignità”. Lorenzo

  • “Si acquisisce attraverso coerenza tra pensiero e azione”. Stefano

  • “La dignità è difendere fermamente ciò in cui credi ed essere te stesso”. Isabella

  • “Quando sei orgoglioso di te stesso e gli altri hanno una buona opinione di te”. Lucia

  • “Dignità?? Non essere lo zerbino di nessuno e dire sempre le proprie idee anche se possono essere usate contro. Bisogna volersi bene. Solo così si possono guardare in faccia le persone”. Marco

  • “È preservare la propria personalità, non Annientarsi, soprattutto esigere rispetto ,pur dandolo! Non farsi sottomettere”. Anna

  • “Rispetto”. SwieEltonJohn

  • “Non farsi calpestare da nessuno, soprattutto dai datori di lavoro. Pane e pomodoro, ma la dignità prima di ogni altra cosa”. Rosa

  • “Non venir meno ai propri principi etici e morali. Mai! Per nessuna ragione!”. Alma

  • “Non farti mettere i piedi in testa da nessuno…”. Carmela

  • “Cercare di non fare cose delle quali doversi vergognare perché hai fatto volutamente del male agli altri. I delinquenti, gli assassini, i maniaci, i mafiosi ecc quelle sono persone senza dignità”. Wanda

  • “La caduta della mente condizionata”. Nadia

  • “Rispetto x se stessi x gli altri”. Clara

  • “Rispetto reciproco, amore sincero, ascolto incondizionato, fedeltà infinita e tanto altro”. Teresa

  • “La dignità è quella parte di te che non dovresti mai perdere...e avere il coraggio di guardarsi dentro...di fare autocritica”. Catia

  • “La dignità è rispetto x se stessi sia nell’igiene, nel vestirsi, nei rapporti con gli altri che devono essere sempre rispettati. È avere un poco di orgoglio, non pesare su nessuno soprattutto dal punto di vista psicologico perché caricare sempre chi vi è vicino dei nostri guai e malanni non va bene”. Marinella

  • “Dignità, per me è avere carattere, avere rispetto e farsi rispettare, essere sé stessi sempre senza se e senza ma”. Palmira

  • “La dignità è essere se stessi senza chiedere mai nulla a nessuno e dire sempre la verità e soprattutto non farti mettere i piedi in testa da nessuno”. Gianna

  • “Per me la dignità è non accettare compromessi che inibiscono la mia libertà di parola, di pensiero, di opere”. Enzo

  • “Rispetto per tutti”. Giovanna

  • “Dignità è potere andare a testa alta ed essere rispettati e rispettare il prossimo”. Antonia

  • “La dignità per me significa adattarsi alla realtà, consapevoli che la realtà non può piegarsi ai nostri ideali, però con la capacità di stabilire dei limiti. Piegarsi per adattarsi, ma non genuflettersi e mai spezzarsi. Saper conservare il credo nei propri valori etici e morali, nonostante le avversità. Saper accettare i dolori inevitabili, saper affrontare le difficoltà, saper reagire di fronte alla violenza gratuita e ai soprusi”. Elena

  • “Rispettare prima di tutto noi stessi e non lasciarsi andare nelle situazioni difficili che la vita ci pone davanti. Altra cosa importante non cercare la pietà di nessuno, neppure della famiglia…” Maria Palma

  • “Amare se stessi anche a costo di inimicarsi molti pur di restare coerenti con sé stessi. Ma anche cercare di non farsi abbattere dalle avversità della vita. Per esempio la perdita del lavoro (lo scrivo con cognizione di causa) non può ridurti ad una larva umana. Amare sé stessi e averne cura. Avere dignità è anche ammettere di avere bisogno di aiuto. Non materiale intendo. Quello psicologico. Che ti evita di perdere casa e famiglia e finire per strada”. Mary

  • “La mancanza di ogni umiliazione.. a livello fisico ..mentale e spirituale... una armatura necessaria per la nostra essenza nella vita.. per me la cosa più importante”. Emanuela

  • “Meritarsi il proprio sorriso”. Bruno

  • “Quella che non conoscono i padroni e i politici”. Vincenzo

  • “La dignità per me è dare importanza al nostro intimo sentire, proteggerlo e non farcelo calpestare come noi non dobbiamo calpestare quello degli altri anche se vediamo che può essere diverso dal nostro. Dignità va a braccetto con libertà”. AdiRima

  • “Tutto”. Idana

  • “Essere se stessi con rispetto e sincerità poter camminare a testa alta”. Maria Teresa

  • “La dignità.. guardarsi allo specchio senza farsi schifo”. Palma

  • “La dignità è sinonimo di onestà sia in confronto agli altri che a noi stessi. Mi ricordo tanti anni fa andavano al mercato compravano il bestiame in base alle parole e una stretta di mano senza firma né carta. Si dovrebbe tornare onesti come quei tempi”. Adriana

  • “La dignità è non farsi corrompere”. Osanna

  •  “NON DOVERE ABBASSARE MAI lA TESTA X NIENTE E X NESSUNO”. Mariagrazia

  • “Così tanto che ci penso, può essere tante cose, nel quotidiano. La prima che mi viene in mente è: camminare diritto davanti alle difficoltà che la vita ti presenta, senza troppo lamentarsi, cercando di farlo pesare meno possibile a chi ami, anche a costo di tradire qualcosa di noi”. Alberto

  • “Amore e rispetto per sé stessi, ma anche degli altri esseri”. Tuforesta

  • “Io l'ho persa volutamente per essere amata, per non essere sola, per essere tenuta per mano. Comunque insultata dimenticata e ricordata solo al loro bisogno. Al momento che sono cambiata silenziosamente, senza proclami, ed essenzialmente per me stessa, non sono piaciuta comunque, anzi ho dato più fastidio. E mi sono allontanata. Adesso sto guarendo. Mi voglio più bene. Ma ho imparato che per prima cosa dobbiamo rispettare noi stessi. Senza questo, tutti si sentono in diritto di umiliarti e puntualmente scelgono la persona più fragile e sola. Quando silenziosamente cambi senza litigare ma costruisci la tua difesa di NO, non sono più piaciuta, anzi accusata di ingratitudine. Strana la vita. Ma soprattutto strane le persone con cui sei cresciuta. Sono stata buttata fuori dal nido, e sono volata via. Indignazione totale”. Grazia

  • “Prima dovrebbe essere un paese ad avere la dignità. Di dignità ne è rimasta pochina, nell'indifferenza e nella "resilienza" totale, vedremo”. Gianpiero

  • “È avere rispetto per sé stessi e pretenderlo dagli altri. Darsi valore. Non farsi umiliare e calpestare. Non elemosinare attenzioni o cercare di trattenere chi non vuole restare”. Monica

  • “La mia dignità è guardare in faccia chi mi sta sui coglioni….. e dirglielo!!!!! Gli ipocriti che parlano negli angoli al buio…. Non hanno dignità!!!!!”. Alessandro

  • “È non farmi dire che caxx vuoi da me!!!”. Assunta

  • “È il carattere divino che ci è stato donato”. Diego

  • “Serietà rispetto educazione”. Gualtiero

  • “Non abbassarsi a compromessi illegali”. Patrizia

  • “Guadagnarsi da vivere senza chiedere niente a nessuno”. John

  • “Non kiedere mai niente ha nessuno ..soprattutto ad amici”. Patrizia

  • “Non offendermi più di tanto, valuto sempre da che bocca escono le offese”. Lorenza

  • “Non tradire la propia dignità”. Antonella

  • “Tutto”. Gina

  • “Dignità avere un lavoro stabile che ti garantisca di poter pagare un affitto per non finire in mezzo ad una strada, con contratti non da schiavi ma visto che ai sindacati e ai governi precedenti andava bene così”. Lella

  • “La capacità di stare in piedi”. an.namaria8150

  • “L’età”. ralphsea-poetry

  • “…il rispetto di rivedere negli altri se stesso e di conseguenza il non ferirlo al fine di potersi guardare nello specchio e riconoscersi”. lela.carme

  • “La dignità è porre un limite preciso ai compromessi necessari, non tradire la propria essenza, darsi agli altri senza però lasciarsi travalicare”. Angela

  • “LA DIGNITÀ è esprimere le proprie opinioni sulla "RETE di controllo" IO mi APPARTENGO!!” Gigi

  • “Potersi guardare allo specchio e sentirti fiero di te stesso sapendo che hai fatto delle scelte giuste e non solo per te stesso!” Emma

  • “Essere coerenti. Oltre a non essere sottoposti a niente e soprattutto nessuno”. Serena

  • “Essere libera”. Chiara

  • “Essere arrendevoli ma nn farsi prendere x i fondelli e nn farsi comprare con soldi e moine la dignità è anche rispetto!!”. Rosa

  • “È come un gioco più bene fai più la classifica della dignità aumenta invece diventi in dignitoso o sdignitoso tanto più fai del male io la penso così punto e doppio punto. Marco

  • “Tutto”. Alba

  • “La dignità per me è non aver fatto cose che abbiano danneggiato persone animali e piante andare avanti passo per passo ma ho capito che il maggior rispetto lo devo portare per me stesso dopotutto l'obiettivo è vincere l'obiettivo è vivere e se le cose non vanno per il verso giusto bisogna chiedere aiuto a persone competenti purtroppo in giro ci sono dei e falsi Dei cioè tipo maestri bravi e pazienti e maestri disperati e ignoranti dopotutto Genova si trova lì non da altre parti”. Marco

  • “Un insieme di cose. Essere coscienti di ciò che si è e quindi non venire mai a compromessi, nn svendersi . Vivere la vita come combattente ogni giorno ogni giorno tenere la posizione. Non cedere mai”. Tanya

  • “Non saprei ma so che l'ho persa”. Caterina

  • “Secondo me dignità è rispetto per se stessi, per le proprie condizioni e stile di vita”. Laura

  • “La dignità è la trasparenza della propria anima senza filtri. È camminare a testa alta e credere nelle proprie potenzialità affinché ogni persona incontrata lungo il cammino sappia di avere di fronte una persona vera e sincera”. Emanuela

  • “La dignità e rispettare te stessa e le persone”. Lucia

  • “Non chiedere niente a nessuno”. Anna

  • “Comportarsi bene educazione e rispetto”. Venerio

  • “L’essenziale per se stessi e nel contesto sociale”. Donatella

  • “La dignità è non dipendere da nessuno”. Anna

  • “Per me la dignità, è non farsi calpestare da nessuno, e rispettarci anche noi stessi, la libertà è essere consapevoli di non andare oltre i limiti”. Pina

  • “La dignità è avere un'anima pulita essere a posto con la propria coscienza e non denigrare nessuno facendo cattiverie!”. Fabio

  • “Tuttoooo”. Graziella

  • “Lavorare, e non darla a vedere a nessuno! E non farsi giudicare, da nessuno e ne farglielo pensare! E non farsi giudicare, da nessuno e ne farglielo pensare!”. Rosa

  • “Dare dignità alle cose, lavoro, tutti i giorni dell'anno. Nutrirla dentro di noi”. Filippa

  • “Un insieme di "valori”.  Lia

  • “LA DIGNITÀ È AVERE AMOR PROPRIO NON FACENDOCI CALPESTARE DALLE SITUAZIONI DELLA VITA COME PER ESEMPIO NON RINCORRERE MAI CHI NON CI VUOLE DARSI UN VALORE. SOPRATUTTO NON ABBASSARSI A COMPRESSI MAI RINNEGARE SE STESSI”. Giovanna

  • “La dignità per me.. è amare e rispettare... me stessa... di non essere calpestata da gli altri, di non chiedere elemosine agli altri... di affrontare la vita in tutti i sensi... la dignità significa che quando apri il Frigorifero... e dentro è vuoto... e non hai niente a dare a i tuoi figli... allora in questo momento il mondo è tuo, fai di tutto, diventi a pezzi pur di riempire frigorifero e dare da mangiare ai tuoi figli senza chiedere caritas. La dignità significa avere le palle e affrontare la vita... nel bene e nel male”. Aurora

  • “IN QUESTO TEMPO LA DIGNITÀ È L'ALIBI DEI MANIPOLATORI, DEL POTERE, DELLA PREPOTENZA DEI MASSMEDIA, DEI CATECHISTI CHE PARLANO DI DEI CHE NON CONOSCONO! IN QUESTO TEMPO LA DIGNITÀ È IL PIANTO DEGLI UMANI, SILENZIOSO E SENZA SPERANZA, CHE DIGNITOSAMENTE SOPRAVVIVONO ASSISTITI SOLAMENTE DALLA PROPRIA LUMINOSA ONESTÀ!”. Carlo

  • “La dignità è soprattutto il rispetto, l'onestà, l'educazione, la sincerità, la correttezza, la moralità, per il prossimo; l'integrità e la coerenza per se stessi”. Maria

  • “La dignità è poter vivere dignitosamente. Avere una casa un lavoro o un sostegno, potersi curare e poter avere il necessario per vivere con dignità”. Sonia

  • “Essere onesti, leali e liberi”. Doriano

  • “Il rispetto di te come persona….” Vittoria

  • “La dignità ti rende fiero di te stesso, è sempre li vicina, la senti e sei fiero di possederla”. Fiorenzo

  • “Nessun uomo si può permettere di conservare dignità, se sta con una donna, nemmeno più si ricorda il significato il sapore l'odore della dignità”. Giovanni

  • “QUESTA INIZIATIVA ANDRÀ DESERTA, PERCHÉ OGGI, LA DIGNITÀ NON CE L'HA NESSUNO E QUINDI NESSUNO LA CONOSCE”. Anna

  • “Per ma la dignità è essere se stessi, nn mentire a chi ti ama e chi ami, dare cuore e amore... anche se te lo hanno tolto ma dico per me”. Giuseppe

  • “La dignità è rispetto a 360 gradi”. Bernardetta

  • “Non farti mai schiacciare da nessuno”. Giuliana

  • “Saper dire di no quando serve ....al momento giusto”. Ilario

  • “Non esiste più”. Antonella

  • “In Primis.. x scelte.. non essere ridicolizzati da certi comportamenti.. pensare prima di agire”. Donatella

  • “Il rispetto x se stessa, il non accettare compromessi di nessun genere”. Mary

  • “My dignity, to carry forward my ideas without trampling on others but... never bartering my being a woman”. Grant Paula

  • “Non abbassarsi”. Federica

  • “Vivere la vita con valori importanti, fino alla morte, è l'unico valore che ci portiamo fino alla bara”. Sara

  • “È tutto l'essere di ciascuno che non va mai calpestato”. Carmela

  • “Per me, è l'amore proprio che ognuno dovrebbe avere di sé”. Anna

  • “Dignità è presentarsi come si è”. Mauro

  • “Per me la dignità è riconoscere il proprio valore, in modo da poter avere rispetto per sé stessi e, di conseguenza, anche per gli altri”. Veronica

  • “La dignità è non scendere a compromessi, in pratica non avere prezzo!” Vittorina

  • “Per me è riuscire a stare davanti uno specchio e non abbassare lo sguardo”. Enzo

  • “Un esempio di dignità è il vestito liso ma perfettamente stirato del vecchio minatore sardo incontrato in treno, sono le sue mani nodose con le unghie curate, è la sua voce sommessa mentre racconta con serenità la sua difficile vita”. Anna

  • “Per me la dignità è rispettare tutti e tutto e ricevere indietro lo stesso rispetto”. Mary

  • “Per me la dignità è prima di tutto vivere nel rispetto di se stessi… consapevoli di come ci si rivolge alla propria vita… con rispetto sulla propria alimentazione, di come ci prendiamo cura di noi e di come viviamo (certamente se il contesto di questa libertà ce lo permette) questo rispetto si trasforma in dignità verso il prossimo, la società e la nostra terra in cui viviamo”. Gabriela

  • “Rispettare sé stessi nei propri sani principi (valori) e quelli altrui senza ferire sé stessi e gli altri nella libertà di pensiero, azione, relazione ma sempre nel profondo rispetto di tutte le parti. Cultura inoltre della non prevaricazione, la dignità non si vende e non si compra. Mi ricordo dell'orchestra che ha continuato a suonare mentre il Titanic stava affondando”. Emese

Dignità: quando una parola vive nella moltitudine

Qualche giorno fa, nell’ambito del progetto artistico chiamato Vocabolario Collettivo della Realtà, ho chiesto alle persone: “Cos’è per te la dignità?”. E se normalmente ricevo una cinquantina di risposte in una decina di giorni, stavolta ne sono arrivate 124 in 4 giorni.

Una pioggia di voci. Un coro di dignità.

Non so se è stata la parola, il momento, o il modo in cui il post è stato accolto. Ma è come se quella parola avesse iniziato a vibrare più delle altre. E non tanto la parola in sé, ma il significato di quella parola nelle persone.

Come molti sanno, da tempo sto portando avanti un progetto che si chiama Vocabolario Collettivo della Realtà (VCDR). Si tratta di una raccolta partecipata di definizioni, nate non da un sapere esperto ma dall’esperienza vissuta. In pratica chiedo alle persone cosa significhi per loro una parola, e con le risposte ricevute cerco di costruire una definizione collettiva che sia corale. Che non sia né oggettiva né definitiva, ma soprattutto collettiva.

Ho pensato che la risposta così numerosa alla parola dignità sia dovuta alla sua presenza, al suo essere in molti luoghi. La possiamo infatti trovare nei rapporti personali, nel lavoro, nel corpo, nella famiglia, nella salute, nella fragilità, nella morte, nei gesti quotidiani e nelle ingiustizie.

La varietà delle visioni che ricevo, per me, è una parte fra le più interessanti. Sempre, ogni volta, ci sono testimonianze anche in completa contrapposizione fra loro. Eppure sono tutte sincere, frutto di esperienze vissute e di significati incarnati. Come per esempio:

  • “La dignità è non chiedere aiuto" oppure “La dignità è saper chiedere aiuto.”

  • “Dignità è restare in silenzio" oppure “Dignità è alzare la voce.”

Il senso del progetto, ci tengo a ricordarlo, non è trovare una verità unica. La definizione collettiva che verrà inserita nel VCDR non sarà una media del tutto, la risposta che si trova a metà fra gli opposti, ma sarà la somma di quanto ricevuto. Sarà insomma una sorta di tessitura di significati che si intrecciano, che a volte provengono e a volte si dirigono in direzioni opposte ma assieme, tutte, creano qualche cosa di nuovo, di solido e di unico, vibrante e vivo.

Tra le 124 risposte ricevute, devo dire che solo l'1,6% è stato lasciato da parte perché apertamente provocatorio o offensivo. Tutto il resto è stato un contributo reale, anche quando frammentario, vago o pieno di domande.

Nei prossimi giorni inizierò a lavorare alla creazione della definizione collettiva di dignità, unendo quanto ricevuto in una forma che possa infine contenerle tutte.

Questo per dire che se senti di voler aggiungere anche la tua voce e contribuire a rendere un po’ più di tutti (e quindi anche di te) la parola dignità, sei ancora in tempo. È sufficiente scrivere nei commenti o mandarmi una mail con scritto cosa sia per te la dignità*.

Grazie a chi ha già partecipato, e grazie a chi lo farà.

Lieti momenti

Giada

*: Le frasi condivise potranno essere pubblicate, con nome o nickname, sui miei canali, sul sito del progetto o, in alcuni casi, trasformate in poster d’artista. Se preferisci restare anonimə o non essere citatə, ti basta indicarlo nel messaggio. Potrai modificare o ritirare il tuo contributo in qualsiasi momento. Ogni parola sarà trattata con cura e rispetto.

La visione collettiva di Bosco

Ecco la definizione collettiva di bosco scaturita dall’unione delle molte unicità ricevute.

Vocabolario collettivo della realtà - BOSCO:

Il bosco è un luogo popolato da esseri e leggende, piante, sassi e insetti, dove si intrecciano la vita quotidiana e la bellezza della natura. È un ambiente in cui raccogliere legna e castagne, incontrare le orme di un cervo, costruire capanne, giocare, camminare e respirare calma. Offre protezione agli animali, all’essere umano e alle sue città. È un grande alleato di cui occorre avere cura. È un patrimonio prezioso, custode del mistero, casa a cui tornare. È uno spazio per il relax, la libertà e la gioia condivisa, in cui perdersi e ritrovarsi. È un regalo ricco di colori, odori e suoni. Invita a rallentare e osservare, aiutandosi migliorando. Il bosco è anche un rifugio di pace e serenità, un luogo dove sentirsi accolti e rigenerati. È un giardino intimo che diventa un forziere di tesori nascosti ricchi di ispirazione. Il bosco muta con noi. È una cattedrale naturale che accoglie senza giudizio offrendo quello che è, in cui dare e prendere senza pretesa. È uno spazio dove la memoria si intreccia con il presente e in cui risiede il ricordo di chi non c’è più. È la casa degli alberi e delle radici che raccontano storie di vita, un luogo dove incontrare sé stessi e le persone care, in un rituale condiviso. Il bosco rappresenta anche la ciclicità della vita, il perpetuo rinnovarsi dell’esistenza, dove il germoglio e la decomposizione convivono in armonia. È una fonte rigenerante ricca di luce, uno scrigno dell’essenza universale capace di rimettere le cose al loro posto. È il racconto di un noi perfetto, ci insegna la solidarietà e l’equilibrio. È uno spazio sacro e misterioso che ci accoglie senza condizioni, in cui fare esperienza di un tempo diverso e di una lingua solo parzialmente familiare, di una comunanza speciale. Riflette la complessità delle relazioni e dell’esistenza umana. Il bosco diventa così non solo un luogo fisico, ma anche un simbolo universale di connessione, guarigione e libertà, radice della nostra essenza e specchio del nostro legame profondo con il mondo.

Lieti momenti
Giada

Il mio più sentito grazie va a Luca, Fernando, Tu foresta, Elena, Emanuela, Ros, Francesca, Francesco, Andrea, Tiziana, Giovy, Ivy, Mauro, Paolo, Luca, Caterina, Daniele, Sandro, Claudio, Stefania, Gabriella, Paola, Filippo, Cristina, Rosa, Paola, Milena, Fiorealtrove, Fabio, Guglielmo, Riccardo, Giovanni, Misha, Tommaso, Leo, Liam, Miika, Noah, Sophie, Emilie, Elina, Emma, Gaia, Camilla, Sharon e Veronica, dalle cui risposte è nata questa straordinaria definizione ❤️🙏.


Le singole risposte integrali:

  • “Il bosco è l'inquietudine della scoperta della complessità di un'amicizia”. Luca

  • “Luogo apparentemente solitario e misterioso abitato da meravigliosi animali e frequentato da anime nobili e sensibili e da una massa di turisti spesso ignoranti. 💚🌲🌲💚”. Fernando

  • “Il Bosco è vita 🌳 è un mondo nel mondo. L'interazione tra bosco e uomo sarà sempre più necessaria e imprescindibile in futuro.💚” Tu Foresta

  • “Il bosco è per me un luogo di guarigione, che mi permettere di mettermi a nudo e ricordarmi chi sono. Il bosco è casa. Il bosco è un grande alleato”. Elena

  • “Il bosco è dove vado a ricaricarmi, spesso anche ogni giorno se gli impegni lo permettono. Per fortuna ne ho uno quasi dietro casa. Cammino nel silenzio. Osservo la natura. Faccio foto. Amo il bosco nelle fredde mattine invernali, con la brina e  il terreno duro sotto le suole. È il mio ossigeno. Il luogo in cui potrei perdermi e ritrovarmi”. Emanuela

  • “La perfezione del tutto nella ciclicità in ogni suo aspetto, dall'odore fresco del germoglio a quello marcescente della decomposizione🍀”. Ros

  • “È polmone, respiro di vita, conservazione nel mistero, culla ed involucro, ma anche rifugio, quiete, calma, riflessione e pazienza. Odore di terra fresca e muschio bagnato, tappeto di velluto”. Francesca

  • “Il mio giardino”. Francesco

  • “Shinrin-yoku. Dal giapponese letteralmente, “bagno nella foresta”. Non sapevo avesse un nome, ma so che è una delle esperienze più rigeneranti per me. Lo è da sempre. Appena il verde mi circonda e il suono e la densità del verde mi sovrastano, allora io rinasco. Questo per me è il bosco, una fonte rigenerante”. Andrea

  • “Il bosco è mio Padre. Dopo la sua morte, da piccola scappavo nel bosco. Solo lì tra gli alberi lo sentivo ancora vivo e mi ci rifugiavo tutti i giorni. Ed è ancora così”. Tiziana

  • “Per me il bosco è tutto. È casa, è una cattedrale, è uno scrigno che contiene tesori, è una protezione, è un elemento da cui trarre forza, è tutto. Contrariamente a quel che pensa la gente in cui vede nel bosco tante volte l’ombra, io nel bosco ci vedo la luce. Per me il bosco è tutto questo.” Giovy

  • “Un luogo sacro, in cui entrare con rispetto e gratitudine. Noi umani dovremmo vivere prendendo esempio dagli alberi, che si sostengono reciprocamente in un continuo scambio. Dare e prendere, senza pretendere 😊🙏🏻💚”. Ivy

  • “Il bosco è profumo di muschio e di foglie, l'irrequietezza di un formicaio, uno spiffero di vento, il brontolio del torrente dentro la forra, un raggio di sole che filtra tremulo tra le foglie, le impronte di un cervo, il posto dei funghi dove andavo con mio padre”. Mauro

  • “Secondo Mario Rigoni Stern è una cattedrale. A me ha sempre fatto l'effetto del giardino segreto dell'omonimo romanzo per ragazzi. Un luogo dove si fa esperienza di un tempo diverso, di una lingua solo parzialmente familiare, di una comunanza speciale”. Paolo

  • “Per me il bosco è il luogo di ritrovo di alcuni dei miei amici più cari, che vado spesso a incontrare per farci belle e illuminanti chiacchierate”. Luca

  • "Il bosco è un luogo speciale, sacro per me. È il ricordo di mio padre, delle domeniche mattina passate a camminare nel bosco. Sotto la pioggia, la neve, il sole, non importava, non potevamo mancare a quell'appuntamentoo speciale. Lui era lì ci aspettava...sempre...” Caterina

  • “Il bosco come luogo di pace e serenità”. Daniele

  • “Il bosco è quella cosa preziosa che deve essere tutelata dal mordi e fuggi dei cittadini che poi votano (o addirittura si inventano) iniziative farlocche che mettono in difficoltà chi il bosco lo cura e lo protegge da secoli”. Sandro

  • “È l’unico luogo dove mi sento a casa!”. Claudio

  • “Il bosco per me è un luogo affascinante e misterioso. Nella mia fantasia è popolato da piccole creature delle fiabe, gnomi e fatine… In estate ci vado a passeggiare per ripararmi dal sole e dal caldo, in autunno per cercare le castagne e vedere come cambiano colore le foglie, per poi cadere. E cosa sarebbe un paesaggio senza un bosco, quando in inverno la neve cade, se non ci fossero alberi su cui posarsi? Il bosco è un preziosissimo patrimonio che necessita di cura e protezione, i suoi alberi sono linfa vitale per la terra e per tutti noi”. Stefania

  • “Il bosco è un luogo che evoca sensazioni di pace e connessione con la natura”. Gabriella

  • “Per me il bosco è rilassamento, scarico di tutti i pensieri, raccolta legna e foglie, star bene e camminare, d”estate è frescura e allo stesso tempo luogo per incontrare persone che amano la natura e tanto altro”. Paola

  • “Il bosco è la casa che abbiamo abbandonato e a cui sto cercando di tornare con tutte le mie forze”. Filippo

  • “Il bosco è intimità, connessione, respiro e libertà. Non vi è giudizio dal bosco, lui ospita ed offre se stesso per quello che è. Non muta mai il suo essere. Al contrario, lo condivide. Il bosco È!”. Cristina

  • “Il bosco muta con noi...da bambini ...il bosco è quello delle favole ...a volte fa paura ...altre...bellissimo.... con tutti gli animali ...crescendo ...ci piace correre ...nasconderci ...poi ...scopriamo ...la magia degli alberi ...la pace ...la quiete ...il silenzio ...il rigenerarsi nella natura ...facciamo incontri inaspettati che riempiono il cuore ...torniamo a casa sempre con una pace interiore”. Rosa

  • “Infine

    Odori

    Muschio

    Morbido

    Torrido

    Humus

    Selvaggio

    Sei

    Tu

    Mio

    Sangue

    Verde,

    O

    Marrone

    Toni

    Di ogni

    Tipo

    Salvi

    Generoso

    Accogli

    I miei pianti

    Risuoni

    Le

    Mie gioie

    Sei

    Sempre

    Avvolto

    Di

    Mistero

    O

    Bosco”. Paola

  • “Il bosco: un luogo di ricarica, di calma, di sostegno, e quando non puoi accedervi ti rendi conto ancor di più di quanto sia importante!”. Milena

  • “Il luogo dove mi corico e risveglio, dove respiro e vivo con presenza. Una clinica a cielo aperto. Uno scrigno dell'essenza dell'universo. La foresta, il bosco, il luogo da dove tutti noi proveniamo”. Fiorealtrove

  • “Il bosco è il racconto che fa il mondo di un "noi" perfetto. La solitudine di ogni albero che si sfiora in cielo e sotto terra e si fa unico corpo”. Fabio

  • “Poi ci eravamo messi a sedere all’ombra per ascoltare quello che succedeva fra i rami degli alberi. Uccelli che discutevano fra loro, un picchio che batteva i suoi tac-tac-tac-tac, tutta la vita di quei piccoli esseri che se ne stavano lassù badando ai fatti propri e se ne strafregavano dei tuoi. Rimetteva le cose al loro posto, intenso buono. Ecco perché mi piaceva il bosco”. Dal libro di Barbara Kingsolver “Demon Copperhead”. Guglielmo

  • “Il bosco l’ho sempre adorato, fin da quando ero piccino perché il bosco ti accoglie e ti coccola. Il bosco ti fa anche paura e incute anche un po’ di timore, devo dire però ultimamente che tante persone non hanno rispetto del bosco. Il bosco è un po’ la nostra anima, sono le nostre radici, è tutto ciò da cui proveniamo. Tutti questi alberi maestosi che raccontano la storia, la vita, una vita vissuta. Chissà quante cose ha visto il bosco; se potesse parlare sarebbe qualche cosa di assolutamente eccezionale. A me il bosco dà serenità, anche in quelle giornate in cui è cupo. Ci sono delle giornate scure, quando pioviggina. Preferisco quelle giornate, quando è cupo e c’è un po’ di nebbia. È affascinante, ti dona questo mistero che è anche un po’ il mistero della vita”. Riccardo

  • “Il bosco è una ricchezza per gli animali e per l’uomo. Agli animali serve per nascondersi e nutrirsi, per l’uomo che deve tenere pulito tagliando alberi vecchi e seguire il rinnovo con piante più giovani. Serve nella falegnameria e per scaldarsi in inverno  ed evita in caso di forti piogge alluvioni e altri disastri che provoca anche per il vento, quindi mandiamo a spasso gli ecologisti che di queste cose non capiscono nulla e fanno solo danni”. Giovanni

  • “Per me il bosco è vita: è il luogo dove più mi sento vivo, grazie al suo silenzio e al distacco dalle città”. Misha

  • “Per me il bosco è un luogo in cui si costruiscono le capanne. E dove puoi restare tranquillo in relax. È anche un luogo dive GIOCARE!!!!!!!” Tommaso - 11 anni*

  • “Per me il bosco è un posto dove puoi fare quello che vuoi” Leo - 11 anni*

  • “Per me il bosco è un posto dove posso rilassarmi e giocare con i miei amici”. Liam - 11 anni*

  • “Per me il bosco è un posto della calma perché se ti rilassi sembra che il bosco è fatto per tutto questo”. Miika - 11 anni*

  • “Per me il bosco è un posto tranquillo e molto colorato. Ci sono: animali, piante, sassi, insetti”. Noah - 11 anni*

  • “Per me il bosco è: il luogo dove mi sento libera e felice. Per me il bosco è anche un posto dove posso divertirmi con le mie amiche. Mi piace tantissimo il Bosco!”. Sophie - 11 anni*

  • “Il bosco per me è un luogo di pace, di gioco e molte altre cose. Il bosco mi fa sentire bene. Quando sono nel bosco mi sento me stessa. Io adoro il bosco”. Emilie - 11 anni*

  • “Il bosco è per molti una casa, un posto dove giocare, divertirsi… Ma per me è un forziere pieno di tesori nascosti ancora d’aprire per assumerne l’ispirazione”. Elina - 11 anni*

  • “Per me il bosco è rilassamento totale, gioco, sport, un posto di unione, collaborazione, libertà naturale, aiutarsi migliorando, un mondo senza auto” Emma - 11 anni*

  • “Per me il bosco è un posto magico dove mi fa sentire bene e molto tranquilla”. Gaia - 11 anni*

  • “Per me il bosco è: natura, un’esperienza unica, un posto da condividere, un regalo della natura, un mondo di felicità”. Camilla - 11 anni*

  • “Il bosco è il posto dove ci si diverte. È bello starci con gli amici”. Sharon - 11 anni*

  • “Per me il bosco è un luogo prezioso, vivo di ricordi d’infanzia: è la casa degli gnomi che lasciavano per terra un Toblerone ed io, passeggiando con la mia Ava, ne trovavo molti”. Veronica*

    *Queste definizioni provengono dalla classe della Maestra Veronica, delle scuole elementari di San Vittore, la quale ha posto loro la domanda “cos’è per te il bosco?” durante una passeggiata in natura. 

La visione collettiva di Accoglienza

Ecco la definizione collettiva di accoglienza scaturita dalle voci di coloro che hanno condiviso una parte di sé affinché si potesse unire a quella d’altri e, da lì, generare un nuovo assieme.

Vocabolario collettivo della realtà - ACCOGLIENZA:

L'accoglienza è un abbraccio di cuore, un gesto che va oltre la semplice gentilezza per diventare un atto di empatia e amore verso il prossimo. È la capacità di far sentire gli altri a proprio agio, dipingere un sorriso sul volto di chi arriva, e creare ambienti che trasmettono calore e accoglienza, dove si può co-costruire un modo per stare assieme. Per alcuni è una parola complicata, legata a esperienze personali e culturali che possono limitarne l'espressione, ma che diventa preziosa quando è autentica. Accogliere significa essere presenti, non solo fisicamente ma anche con l’anima, offrendo uno spazio di condivisione e gentilezza. È un atto di accettazione del nuovo e del diverso, ma anche di sé stessi. È un miracolo che avviene quando si sospende il giudizio e si permette all’altro di essere sé stesso, senza condizioni. L'accoglienza può essere percepita come un dono, un valore difficile da trovare ma che tutti si aspettano di ricevere. Quando è autentica, la si percepisce immediatamente; quando manca, lascia un senso di rifiuto e disagio. È un atto di rispetto verso tutto ciò che ci circonda, una capacità di far sentire l'altro non giudicato, sia nel corpo sia nello spirito. È una forza che costruisce legami profondi, una scelta rischiosa che può arricchire e curare chi accoglie e chi viene accolto. È abbondanza di gentilbellezza. L’accoglienza è anche un’arma a doppio taglio: può essere una fonte di grande gioia e nutrimento, ma può anche esporre alla vulnerabilità. Nonostante questo, vivere l’accoglienza rimane un atto di coraggio e amore, una scelta di cuore aperto verso gli altri, senza condizioni. È un modo per costruire un mondo più gentile e lieto, con braccia sempre più grandi e forti, pronte ad accogliere sempre di più, e sempre più a fondo.

Lieti momenti
Giada

Il mio più sentito grazie va a Francesca, Roberto, Riccardo, Mauro, Rosa, Francesco, Luca, Tuforesta, Stefania, Maria, Daniele, Milena, Patrizia, Filippo, Cristina, Fabio, Roberto, Danaide, Roberto, Elena, Mattia, Alfonsa, Ivy, Diana e Paolo, dalle cui risposte è nata questa straordinaria definizione ❤️🙏.


Le single risposte integrali:

  • “Empatia e amore”. Francesca

  •  “È un forte abbraccio di cuore” Roberto

  • “È una parola difficile e complicata. L’accoglienza l’associo un po’ alla convivialità, all’amicizia, all’accogliere le persone. Si parla anche di condivisione. Nella mia infanzia, nella mia gioventù, nella mia educazione, l’accoglienza è sempre stato una sorta di tabù. Nel senso che bisogna essere gentili e aperti a tutti i discorsi ma, nello stesso tempo, ognuno deve stare a casa sua. Come a dire che è bello accogliere le persone ma solo fino a un certo punto. Quindi faccio un po’ fatica ad esprimere un mio pensiero, probabilmente per l’educazione ricevuta, che non è detto sia sbagliata, ma semplicemente è un po’ la società in cui vivo, e intendo il Ticino, che forse, rispetto ad altre popolazioni dove sono abituati a vivere una vita totalmente diversa dalla nostra, l’accoglienza è veramente qualche cosa che ti riempie il cuore e l’anima”. Riccardo

  • “Festa!” Francesco

  • “Dipingere il sorriso sul viso di chi arriva”. Mauro

  • “La mia parola preferita è ACCOGLIENZA...l'accoglienza...racchiude in sé...amore...amore per il prossimo...chiunque esso sia...dà una gioia immensa ...ti riempie di gioia ...ti fa sentire a casa ovunque...solo leggere questa parola...mi ha fatto sentire il cuore morbido come il materasso ad acqua ...che bellezza ...trovare gente ACCOGLIENTE...”. Rosa

  • “Accoglienza è un miracolo che avviene soprattutto quando ti azzardi a entrare in camera di qualcuno senza essere invitato e quel qualcuno gradisce la tua visita chiedendoti se vuoi aiutarlo a mettere ordine”. Luca

  • “Per me è apertura mentale, apertura al nuovo, al diverso da me” Tuforesta

  • “Associo la parola Accoglienza alla Gentilezza: valori ormai difficili da trovare, ma che tutti ci aspettiamo di ricevere. L’accoglienza è quella cosa che non puoi fingere di essere, o lo sei o non lo sei. Perché l’accoglienza è un po’ uno stato d’animo e quando c’è, la si percepisce. Quando non c’è ci si sente rifiutati, a disagio, senza tuttavia capire il perché. Personalmente mi piace essere accogliente, creare ambienti accoglienti e far sentire le persone a proprio agio. A volte basta davvero poco: un sorriso, una candela accesa, offrire una tazza di tè o di caffè, o semplicemente esserci quando qualcuno, che non è necessariamente una persona che si conosce, ha bisogno di un piccolo aiuto. Sogno un mondo popolato da persone un po’ più accoglienti”. Stefania

  • “L'accoglienza..... può essere tutto. Accogliere  amici , parenti ... L'accoglienza  e quella cosa che noi facciamo da parecchi anni, e questo ci rende persone di animo”. Maria

  • “L’accoglienza è un dono che  tutti noi possediamo. Purtroppo non lo usiamo sempre su larga scala, ma solo nella ristretta cerchia delle nostre conoscenze.  L’accoglienza è alla base della tolleranza e dell’accettazione verso gli altri. Vivremo in un mondo più pacifico se tutti fossimo più accoglienti e tolleranti....” Daniele

  • “Avere rispetto di tutto quanto ci circonda”. Milena

  • “Non avere preconcetti, la disponibilità all’altro”. Patrizia  

  • “Oggi per me accoglienza è accettare se stessi con i propri limiti e le proprie caratteristiche” Filippo  

  • ““Accoglienza” è quella parola tonda che resta come un cerchio vuoto senza la reale presenza. Un po’ come accade in quei distratti saluti senza guardarsi negli occhi; gesti senza sentimento. Vuoti. Mentre l’Accoglienza per me prende il suo pieno, proprio come sa fare la Luna nel suo instancabile crescere, quando diviene…piena. Come l’Accoglienza, piena di quell’esserci, non tanto fisico, ma  di anima, di attesa, di incontro, di gentilezza che fa dire: sono qui ed il resto non conta. Perché accogliere vuole significare esserci due volte (per sé e per l’altra persona).  È un condividere infinito. E nessun’altra parola saprebbe esprimere al meglio ciò che amo di più…  Essere sé, scegliendo sempre di Vivere Con… Un’ abbondanza di gentilbellezza questo è per me l’Accoglienza 💗” Cristina

  • “Accoglienza... credo rimandi ad una sorta di intreccio di concetti quali apertura, fiducia, condivisione, fratellanza”. Fabio

  • “Per me è far sentire l’altro non giudicato (accoglienza del suo spirito), e con la naturalezza dei gesti farlo sentire a casa e di casa (accoglienza del suo corpo)”. Roberto

  • “L’accoglienza è uno spazio dove co-costruire un modo per stare assieme, per rendere compatibili le nostre unicità, senza il timore di essere annullati. Co-costruire conoscenze, anche quelle che conosco già”. Roberto

  • “Accogli quando sospendi il giudizio” Danaide

  • “Ho riflettuto in questi giorni e ho cercato di esprimere al meglio le mille cose che avevo in testa. Ho cercato aiuto, partire dalle parole aiuta a fare ordine e nella ricerca ho trovato una frase che riassume una parte di quello che viaggiava disordinato nella mia testa”. Accoglienza è un’apertura: ciò che così viene raccolto o ricevuto, viene fatto entrare in una casa, in un gruppo, in se stessi”. Io, nella mia vita ho cercato di tenere aperto quel varco e quello che è entrato mi ha ferito, mi ha arricchito, mi ha crepato, mi ha curato. Io, nella mia vita, ho conosciuto la negazione dell’accoglienza, proprio nella mia terra, nella mia casa e, in un certo senso, in me stessa. Vivere l’accoglienza è una scelta difficile, è un rischio, è vivere, è essere forti. Il sorriso e la gentilezza sono vita, le braccia aperte sono coraggio, sono forza”. Elena  

  • “È un arma a doppio taglio: Più dai e più vogliono e pensano che siamo fessi”. Mattia 

  • “Open arms” Alfonsa

  • “Per me l’accoglienza è mettere a proprio agio chi arriva nel tuo spazio”. Ivy

  • “Per me l'accoglienza è un’apertura  senza condizioni”. Diana

  • “Fin da ragazzino avevo il "vizio" di portare a cena qualche amico, così all'ultimo momento!!! Mettendo in crisi mia mamma, ovviamente, col tempo la poveretta si è abituata a questo mia abitudine. Ho sempre immaginato di accogliere (non solo a cena) le persone nel mio giardino e farli accomodare tra i fiori più belli. Molto spesso quest'ultimi venivano calpestati e la rabbia e la delusione era tanta... Probabilmente chi invitavo non recepiva il mio messaggio... "Io ti accolgo per quello che sei, senza pregiudizi ma solo per il piacere di farlo...sperando di ricevere prima o poi il medesimo invito, nel segno di un arricchimento per entrambi, due mondi che si incontrano. Nonostante le delusioni, non ho mai perso il vizio di accogliere nel mio giardino le persone che incontro sul cammino”. Paolo

La visione collettiva di Cielo

Una definizione emersa da molteplici voci può non solo risultare più completa e ricca di sfumature, ma persino valorizzare l’esperienza individuale e connettere a un senso di comunità e appartenenza in maniera più profonda e immediata. Grazie quindi a coloro che hanno resto possibile tutto ciò, condividendo la propria idea di cielo.

Sono: Tuforesta, Luca, Milena, Mauro, Gabriella, Monica, Francesco, Stefania, Andrea, Rosa, Francesca, Maria, Caterina, Marta, Michela, Mary, Irene, Daniele, Filippo, Manuela, Emanuela, Arturo, Alberto, Luca, Marco, Diana, Irma, Cristina, Simona, Ros, Ivy, Paola, Giovy, Riccardo, Lolita, Roberto, Giada e Danaide, dalle cui risposte è nata questa molteplice, profonda e partecipata definizione.

Vocabolario collettivo della realtà – IL CIELO:

Il cielo rappresenta la certezza di un mondo invisibile, un conforto di un oltre sempre presente e possibile. È una grande tela dove nuvole e stelle creano arte per chi osserva e in cui le nuvole giocano con il sole. È un tramite verso l'infinito con le sue stelle, il sole che scalda, la pioggia che rinfresca, e il colore degli occhi che ci incanta. Il cielo suscita grandi emozioni, legando i nostri pensieri a persone care che non sono più fisicamente vicine ma che immaginiamo lassù, rappresentandoci tutti nel tempo. È la magia delle stelle cadenti, il mare sopra di noi e il mistero che avvolge l'universo. Custode di albe, tramonti, nuvole e fulmini, il cielo appare in diverse forme, dal grigio che ci permette di dargli un contorno all'infinito, di cui è anche l’anticamera, con tutte le sue sfumature celesti avvolgenti e protettive. Il cielo esprime i suoi umori, ed è un appuntamento serale fisso. È bellezza senza fine, trascendenza, forza e sacralità. È uno spazio immateriale e incommensurabile, la presenza tangibile di quello che non c’è, parte integrante della nostra vita quotidiana e simbolo di mistero e fascino. Rappresenta l'infinito dei nostri sogni e di noi stessi. È la speranza delle nostre preghiere, un abbraccio confortante e un viaggio interiore che canta la bellezza delle emozioni. Il cielo è casa e il tetto della nostra Terra, impalpabile ma vitale. È uno spazio che accoglie i nostri pensieri e silenzi, come un pozzo senza fine. Il cielo è libertà. È l'epidermide dell'infinito e la casa delle nuvole; è laddove l’anima vola e in cui il naufragare può essere dolce. Il cielo è il viaggio verso l'ignoto, il tutto e il nulla, la tela della nostra fantasia, e per fortuna che c’è.

Lieti momenti

Giada

  

Le risposte integrali: 

  • “Per me è la certezza che il mondo invisibile esiste”. Tu Foresta

  • “Il cielo è il conforto di un "oltre" sempre irraggiungibile ma presente e possibile”. Luca

  • “È una grande tela dove nuvole e stelle dipingono e creano arte per chi la osserva”. Milena

  • “Il cielo è il tramite verso l'infinito, le stelle da stare a guardare, il sole che scalda, la pioggia che disseta e rinfresca, il cielo è il colore degli occhi dei quali ti innamori”. Mauro

  • “Il cielo mi dà sempre delle grandi emozioni! Proprio stasera fotografando le scie nel cielo blu il mio pensiero è andato alla mia cara mamma che  il 31 luglio del 2012 mi ha lasciato e perció io la penso lassù, lontana ma sempre vicino!❤️” Gabriella

  • “Il Cielo è il luogo dove troverò sempre i miei cari ❤️❤️❤️. Il cielo è la magia delle Stelle Cadenti 🌠 🌠 🌠 “. Monica

  • “Il mare sopra” Francesco

  • “Il cielo, questo sconosciuto che sta al di sopra di tutto e di tutti! Il cielo è il mistero che avvolge l’universo, da sempre ci affascina e ci inquieta. Custode di albe, tramonti, stelle, nuvole e fulmini…il cielo fa quello che gli pare. A me piace quando è grigio, forse  perché così riesco a dargli una forma, un contorno e a disegnare un confine immaginario. E allora mi appare più nitido”. Stefania

  • “Il cielo è l’anticamera dell’infinito” Andrea

  • “Per me il cielo è...un appuntamento serale fisso...mi incanta...con i suoi colori...e penso che tutte le persone a me care che...non ci sono piu...siano lì...a brillare...per illuminare il mio cammino” Rosa

  • “Il tutto e il nulla l'infinitamente piccolo e l'infinitamente grande”. Francesca Mauri FBG

  • “Pe me il cielo è qualcosa di meraviglioso. Mi soffermo spesso a guardarlo. È come le persone, a volte è triste, a volte è sereno, e a volte arrabbiato. E quando ti soffermi a guardare quante forme fa una nuvola? ❤❤❤”. Maria

  • “Il cielo è bellezza senza fine, è trascendenza, forza, l'immutabile sacralità”. Caterina

  • “Il cielo è quell'infinito fatto di sfumature celesti avvolgente e protettivo”. Marta

  • “Il cielo… tutto quello che non possiamo vedere…” Mary

  • “Per me il Cielo è Casa”. Michela

  • “Il Cielo è il tetto della nostra casa Terra. È impalpabile! Ma grazie a Lui tutto ha Vita. Per me Cielo e Terra sono fratello e sorella, nessuno dei due potrebbe vivere e dar Vita, l'uno senza l'altro”. Irene

  • “Il cielo è quello spazio incommensurabile che sta intorno e sopra di noi. È al tempo stesso immateriale, perché non lo puoi toccare, eppure fisicamente ha una massa, una consistenza. È la parte più visibile ai nostri occhi ma anche la più sconosciuta. Oltre al cielo che c’è? L’infinito. Il cielo dunque come simbolo di mistero e fascino. Ma a parte ciò, il cielo come parte integrante della nostra vita quotidiana, dove sole, vento, pioggia, luna e stelle ne ritmano la cadenza. E poi che dire del nostro sguardo verso il cielo inteso come ultimo luogo della nostra esistenza? Strano, viviamo sulla terra, eppure i nostri pensieri sono sempre rivolti al cielo….”. Daniele

  • “Il cielo è un pozzo senza fondo. Di giorno guida i miei passi, di notte stimola la mia immaginazione. Il cielo se ci penso bene non esiste è solo uno stato mentale”. Filippo

  • “Il cielo è l'Infinito. Infinito è lo sguardo che guarda i tuoi occhi. Infinita è la tua essenza che sento della tua assenza. Infinito è l'amore che provo per te”. Manuela

  • “Il cielo è per me una dimensione che io non conosco, ma che mi affascina e dà spunto a tanti pensieri a cui non so rispondere e che lascia libera la mia fantasia.LIBERTÀ”. Emanuela

  • “The sky is the limit”. Arturo

  • “Il cielo Fuori e dentro” Alberto

  • “È l'epidermide dell'infinito”. Luca

  • “Il cielo è la casa delle nuvole, il rifugio dei pensieri, l’infinito dei silenzi e quiete. È dolce lì il naufragio”. Marco

  • “Il cielo è l'infinito dei miei sogni. Il cielo è la speranza delle mie preghiere. Il cielo è un abbraccio confortante”. Diana

  • “Il cielo.... L'infinito con tante domande e nessuna risposta ma lascia spazio a tante fantasie senza limiti🪄”. Irma

  • “Il cielo è un viaggio che ci porta a lasciarci trasportare leggeri, là dove l’anima vola! In quel viaggio interiore che canta la bellezza dell’emozioni. Sogni ad occhi aperti… sorrisi ad occhi chiusi, che respirano aria d’infinito e poesie di libertà 💗”. Cristina

  • “Il Cielo? Lo scopo della mia Vita: tornare a casa ...” Simona

  • “Per me il cielo è la fantasia del gioco tra vento e nuvole e il movimento più stabile e ciclico del sole”. Ros

  • “Per me è qualcosa che non puoi toccare con le mani, ma con gli occhi”. Ivy

  • “Spazio pieno
    Aria sparsa
    Ovunque
    Accogli
    Nuvole
    Vuote
    Gelo
    Attorcigli
    Braccia
    Al tuo
    Sguardo
    Sparisci
    La
    Notte
    Buia
    Silenziosa
    Voce
    Dello
    Spirito
    L’universo
    Verso
    Il cielo”. Paola

  •  “Il cielo per me altro non è che la continuazione di me stessa. Sarò anche megalomane quando dico questa cosa, ma quando guardo in alto mi vedo arrivare in alto. Non ho mai visto il cielo come un tappo o una sorta di tetto, ma come qualche cosa di infinito, come realmente è. E quindi mi piace pensare che quella sono io, all’infinito”. Giovy

  •  “Il cielo è qualche cosa che va al di là della nostra vita. È tutto quello che ci immaginiamo ma non sappiamo. È irraggiungibile. A volte si dice che si vorrebbe toccare il cielo con un dito perché vorresti raggiungere tutto quello che hai in mente come i tuoi obiettivi. Ma il cielo può essere anche un momento di libertà, di gioia e di serenità. Il cielo ci rappresenta tutti, perché oltre il cielo ci sono tutte quelle persone che abbiamo amato e che non possiamo più vedere. Il cielo è l’universo, è un qualcosa di cui tutti noi facciamo parte ma di cui conosciamo pochissimo e che possiamo solo immaginare”. Riccardo

  •  “Meno male che c’è il cielo ♥️” Lolita

  • “Il cielo è la tela della nostra fantasia” Roberto

  • “È il luogo in cui vorrei andare per sentirmi libera e lontana dai pesi della vita”. Giada

  • “Il cielo è l’infinito che esiste dentro di noi”. Danaide

  • “Cos’è il cielo se non la tangibile presenza di quello che non c’è”. Nuria