E quindi le fotografie possiedono una data di scadenza. Non nel senso che passato un certo periodo è necessario buttarle, è solo che dopo una tale data finalmente si mostrano. Un po' come fossero un calendario dell'avvento autonomo; trovi una finestrella aperta quando decidono loro. Altrimenti non si spiega come mai ciò che scatto oggi, il giorno mese anno dopo acquista un significato diverso. E sai che regalo venire invasi da quella cosa lì che è come rivivere un istante di cui però non avevi né coscienza né memoria, o almeno non in quel modo.
La foto di oggi è una di quelle: appena l'ho vista ho capito cosa ho realmente immortalato. Non il primo d'agosto, un uomo, i falò e a chi mancano, il caldo sprigionato o il silenzio che regnava no, ho voluto fotografare me. E niente, era solo per dire che a volte riguardo le immagini e queste, come nulla fosse, semplicemente appaiono. Così poi accade che le vedo davvero: le vedo da dentro.